Petrucci: «Abbiamo italiani bravi, basta farli giocare...»
●Stilettata ai club: «Pensano di risolvere i problemi con gli stranieri, ho idee diverse» Su Sacchetti: «La sua forza? I nervi distesi»
Il clima polare che costringe gli azzurri alla lunga attesa di un volo per l’Italia, non smonta l’ottimismo di Gianni Petrucci, presidente della Fip, per una qualificazione che a novembre, quando Meo Sacchetti ha preso il testimone da Ettore Messina, pareva insidiosa vista la tabula rasa e le assenze eccellenti. «Il segreto di questa Italia si chiama appunto Meo Sacchetti – irrompe il numero uno federale –. Ho avuto tanti allenatori tra basket e calcio a cui sono rimasto legato, ma Meo ha qualcosa di diverso da tutti: la forza dei nervi distesi. Una filosofia e un approccio tutto suo che sta facendo breccia. Ho sempre detestato gli allenatori che prima delle partite hanno l’espressione di Barnard quando doveva fare un trapianto di cuore. In fondo è solo una partita di basket. Sacchetti, che ha vinto anche uno scudetto, ha dimostrato che esiste anche un’altra via».
LEGGEREZZA Intriga dunque la sostenibile leggerezza con cui il c.t. sta costruendo la nuova Italia. Ma sarà così anche quando dovrà impastarla col ritorno dei big? Petrucci segue la linea del suo tecnico: «Ha detto che la Nazionale non deve essere un obbligo e io sottoscrivo. Il padrone della squadra è il c.t., comanda lui». Alla truppa il presidente federale riserva parole dolci: «Ma avete visto come si buttano su ogni palla? Il percorso è ancora lungo ma passare il turno con due giornate di anticipo nessuno l’aveva pronosticato. E poi concedetemi la gioia di constatare che abbiamo italiani bravi, basta farli giocare». Stilettata ai club, certo, con i quali però pare essere tornato il sereno: «Sono convinti – dice Petrucci – di poter risolvere i problemi con gli stranieri. Una scelta che rispetto anche se ho idee diverse. Devo però ringraziare tutti i presidenti di Serie A per la collaborazione: hanno mandato i giocatori senza problemi e anche in buone condizioni. La Coppa Italia organizzata dalla Lega è stata un successo che non si vedeva da anni. Vedere Massimo Zanetti e Luca Baraldi in prima fila a Treviso per la partita della Nazionale mi ha fatto un enorme piacere».
NOVITÀ Con la confindustria del basket, la federazione ha concertato una serie di novità abbastanza imminenti: «Per esempio – rivela il presidente federale – le società satelliti. Il modello è quello del Barcellona. C’è un accordo con la Lnp, è un esperimento che si farà. Poi agevolazioni ai club che investono sul settore femminile. Al prossimo governo invece chiederò una riforma della legge 91. Lo si dice da anni ma ora non si può più rinviare, lo sport professionistico è troppo penalizzato».