Novara inarrestabile Conegliano, ora è crisi
●L’Igor prima nel girone. Le venete (già qualificate) non girano, De Kruijf k.o.
Qualificazione ai playoff di Champions. Terza vittoria su 5 sfide contro Conegliano e successo nel girone. Novara porta a termine anche l’ultima missione del febbraio di ferro («abbiamo giocato 5 partite in 11 giorni e abbiamo fatto percorso netto» sorride Barbolini) nonostante intorno alle 22.20 il temuto burian fa il suo ingresso al PalaIgor e rischia di spezzare il momento magico. Paola Egonu cade male dopo un attacco sul 1611 del 4° set e per almeno un minuto cala un gelido silenzio prima dell’applauso liberatorio con la giocatrice azzurra che si rialza. Nel derby tutto italiano contro Conegliano – già qualificata - le ragazze di Barbolini strappano il pass, il primo della storia, per la 2a fase (i playoff a 6 che decideranno le tre regine che andranno a giocarsi la Final Four insieme al club ospitante con Bucarest e Zurigo candidate). Una qualificazione che, nei minuti che hanno preceduto la sfida numero 5 tra le due società, è sempre più diventata realtà grazie ai risultati degli altri gironi. «E’ stato un coronamento di un periodo buono – sorride Barbolini -. Vinto un girone di ferro con due vittorie sul Fenerbahce e superando Conegliano. E’ importante poterci giocare l’accesso alla F4 di Champions League».
SORPASSO La mission di Novara era chiara: rientrare almeno tra le tre migliori seconde dei gironi (improbabile infatti che il club ospitante la fase finale venga scelta fuori da questa rosa di società anche se la candidatura di Mosca, terza nel gruppo D spaventa). Ma tutte le dirette rivali hanno inciampato sulla linea del traguardo. Prima il Galatasaray (2a con 4 vittorie e 12 punti) battuto dal Vakifbank campione d’Europa nel gruppo D, poi il Police vittorioso “solo” 3-2 sul Ruma (quindi seconda nel gruppo C con 4 vittorie e 10 punti) mentre lo Zurigo col 3-0 sull’Alba Blaj (2° posto con 4 vittorie e 13 punti) faceva il suo. Ma Novara ha saputo fare ancora di più. Le sarebbero bastati 2 set per essere la miglior 2a del torneo e invece con il pesante 3-1 vince il girone.
RIVALITA’ Il 5° capitolo della saga stagionale tra Novara e Conegliano racconta della 3a vittoria delle piemontesi e di un’inerzia psicologica ormai conclamata. Nelle partita senza domani la Igor ha sempre vinto (3-2 in Supercoppa, 3-1 in Coppa Italia e 3-1 ieri). Quella di Champions ha un peso specifico ancor più evidente. In Europa Conegliano può giocare senza limiti di straniere e al PalaIgor manda contemporaneamente in campo Wolosz, Fabris, De Kruijf (che poi esce nel finale del 1° set per un problema alla gamba sinistra), Hill e Bricio. Mentre Novara si gioca al meglio i cambi di Vasilantonaki (in 1a linea per Skorupa ad alzare il muro) ed Enright per Piccinini in difficoltà nel secondo set.
PAOLA SHOW Nella crescita costante del giocattolo di Massimo Barbolini oltre al talento devastante di Paola Egonu - anche ieri sera 29 punti - brilla Cristina Chirichella. La capitana azzurra ha fatto valere il suo muro tentacolare (4 vincenti nel 2° set, 6 totali) e il suo insidioso servizio. «Credo sia stata la mia miglior prestazione in battuta della carriera – sorride Chirichella che ha chiuso con 4 ace -. E ormai siamo a un punto che una vale l’altra. E ora testa bassa e pensiamo alla sesta sfida con Conegliano di domenica che può valere il primato in regular season». Mentre Conegliano si lecca le ferite per la sconfitta con Novara. A fine gara è il co-presidente Pietro Maschio, al termine di un faccia a faccia con il tecnico Santarelli, ad analizzare la situazione: «Per De Kruijf sembra un problema al ginocchio ma non abbiamo la palla di cristallo per valutare a caldo la sua condizione. Mentre al tecnico ho rinnovato la grande fiducia che abbiamo cercando di tranquillizzarlo. Siamo anche sfortunati perché in pochi ricordano che questa squadra era nata con Easy in campo. Ora cerchiamo di ritrovare la brillantezza persa in questo periodo in vista della fase calda».
LA CHIAVE Cinque vittorie in 11 giorni per la squadra di Barbolini. Sei ace per Chirichella, Egonu sempre super