Casting Ballardini Al Genoa perfetto manca il goleador
●Nel Grifone nessuno ha segnato più di tre reti: il rientro di Rossi e Lapadula possibili soluzioni
L’ultima pennellata per completare l’opera. Davide Ballardini sta lavorando alacremente, nel gelo di Pegli e in qualche momento anche sotto la neve, per regalare al Genoa l’ultimo tocco, quello che consentirebbe al Grifone un finale di stagione sereno, capace pure di divenire qualcosa in più e costituire così la base ideale per il campionato del prossimo anno.
PRESSING PSICOLOGICO Sistemati difensa (la quinta del campionato con i 27 gol subiti, centrocampo e, soprattutto, la classifica, ora non resta che salire l’ultimo scalino. Il Genoa, a partire dalla sfida contro il Cagliari, insomma, deve compiere il salto di qualità definitivo: divenire più efficace in zona gol. Su questo tasto l’allenatore sta lavorando da tempo e sta attuando anche un pressing psicologico sui giocatori, invitandoli a tirare con più coraggio e con più frequenza. NUMERI CHIARISSIMI I numeri sono impietosi. Il Genoa, infatti, ha soltanto il terzultimo attacco della serie A, con 21 reti all’attivo. Una miseria che fa meglio soltanto rispetto a Benevento, 18 gol, e Sassuolo, fermo a 15 centri. Quel che manca ai rossoblù è un vero bomber. I migliori marcatori della stagione sono Pandev e Galabinov, fermi a tre centri, insieme al sorprendente Laxalt, centrocampista esterno sempre pronto all’inserimento in avanti. Soltanto il Benevento, con Coda, ha un bomber con un bottino così basso. Del resto basta analizzare con attenzione il numero dei tiri scagliati da un genoano contro la porta avversaria. I giocatori del Grifone hanno centrato il bersaglio 93 volte, meglio solo rispetto al Verona, 80 tiri in porta, e la Spal, 84.
FUTURO PEPITO Una buona notizia è arrivata mercoledì, quando a Pegli si è rivisto in campo Giuseppe Rossi (da ieri c’è anche Veloso), finalmente pronto a tornare in gruppo con i compagni, dopo un fastidioso infortunio muscolare. L’operazione Pepito, non è un mistero, era fin dall’inizio puntata verso il futuro. Questa seconda parte di campionato doveva servire per riportare in forma l’attaccante e per vedere se, davvero, potrebbe risolvere i problemi offensivi del Grifone nel prossimo campionato. Il suo rientro, così, viene programmato con calma. nessuno ha fretta di gettarlo nella mischia, ma presto tornerà a far capolino in campo. E lì potrà regalare segnali importanti.
I DUE BOMBER Nel frattempo Ballardiini, che per la verità in zona gol ha avuto un contributo accettabile solamente dal centrocampo, mentre tra i difensori ha visto andare a segno il solo Izzo, lavora sui singoli attaccanti per portarli ad un livello decisamente superiore. Pandev da tempo è divenuto il punto di riferimento del reparto. Sempre presente, spesso brillante, il macedone ha realizzato tre reti. Non un bottino eccezionale, ma che comunque ne fa il bomber dalla squadra. Come lui è a quota 3 Galabinov,
al quale, nella stagione d’esordio in serie A, è difficile chiedere molto di più.
LAPA IN RAMPA DI LANCIO L’attenzione, insomma, è puntata soprattutto su Lapadula, alla perenne ricerca della condizione fisica ottimale. Per l’ex attaccante del Milan il bottino si ferma a due rigori, ( lo stesso bottino di Rigoni e Taarabt senza tiri dal dischetto), messi a segno contro la Roma e il Benevento. Esecuzioni importanti, in momenti difficili, ma è chiaro che da lui tutti a Genova si attendevano di più. Peraltro Lapadula fino ad ora è stato titolare
4 volte, una sola da quando è arrivato in Liguria Ballardini. A partire da domenica, contro il Cagliari del ex cecchino rossoblù Pavoletti, restano 12 occasioni per cambiare una statistica complicata. Per Lapadula, ma anche per gli altri attaccanti, visto che presto rientrerà pure Taarabt e le opportunità non mancheranno anche per Medeiros, il finale di campionato potrebbe presto trasformarsi un una sorta di casting per il futuro, per vedere chi, tra loro, potrebbe risolvere il problema gol anche nel futuro rossoblù.