Test a test Hamilton da paura Ma Vettel rilancia: «Ferrari più vicina»
●Lewis a soli 2 decimi dalla pole 2017 con gomme medie e tanta benzina. Ma il tedesco resta fiducioso
La Ferrari non può contare più sul fattore sorpresa. L’anno scorso, lo sprint iniziale della rossa fu favorito dal feeling con le nuove gomme Pirelli e dai guai della rivale Mercedes, frenata da una macchina difficile da mettere a punto. Ora non è più così. I due giganti della F.1 si fronteggiano faccia a faccia. E il braccio di ferro mondiale è già cominciato, perché ieri Lewis Hamilton ha risposto al miglior tempo stabilito martedì da Sebastian Vettel, con una prestazione super nell’ultima giornata dei test. La Freccia d’argento è stata velocissima con le gomme medie e a serbatoi pieni, visto che Lewis ha ottenuto 1’19”964 all’inizio di uno «stint» di una dozzina di giri consecutivi e più tardi è sceso fino a 1’19”333, appena due decimi più lento della pole 2017. Mentre Seb, in una giornata più fredda, si era fermato a 1’19”673 con le soft.
SEGNALI Il segnale è chiaro per la Ferrari. Contro questa Stella ci sarà da soffrire. Tanto che il pronostico espresso da Toto Wolff sembra una presa in giro: «La rossa è favorita per il titolo. Hanno una macchina veloce, lo stiamo vedendo nei test». Ieri la SF71H è rimasta lontana dalla W09, perché Vettel si è dovuto concentrare su un lavoro di comparazione fra ali e altre parti nuove, senza cercare la prestazione nel momento in cui la pista era migliorata con il sole. «Il gelo di questa settimana ha condizionato le prove — ha spiegato Vettel —. Siamo rimasti con tanti interrogativi a cui rispondere, avendo girato poco, ma la sensazione iniziale sulla vettura è buona. Penso che la Mercedes parta ancora favorita, ma possiamo essere più vicini dell’anno scorso, che sarebbe ideale per lottare».
FEDE La Mercedes ha impressionato per avere fatto varie sequenze di parecchi giri, costantemente al top. E l’iridato Hamilton ha lanciato un messaggio a Vettel: «La macchina è un’evoluzione di quella dell’anno scorso e sembra nettamente migliore. Mi sono sentito subito a mio agio. Fosse per me, andrei oggi stesso a correre a Melbourne (25 marzo; n.d.r.). Seb dice che la Ferrari sarà più vicina? Me lo auguro, così si vedranno le differenze fra i piloti. Non penso a lui, mi concentro solo su me stesso e la mia mente. Se sono al massimo, so che non avrò niente da temere. Chiedete a Federer e vi risponderà lo stesso».
DUE FILOSOFIE D’accordo, le prestazioni dell’inverno contano poco, soprattutto in questa settimana da Burian in cui la neve ha imbiancato il Montmelò. Ma l’impressione è che gli uomini di James Allison siano ripartiti da una base conosciuta, facendo tesoro degli sbagli del 2017, mentre la Ferrari stia esplorando un territorio nuovo, avendo cambiato di più nel progetto della vettura (in primis il passo allungato). D’altra parte era un obbligo rischiare, dovendo superare la rivale, e le modifiche sulla SF71H si spiegano anche con la necessità di sperimentare. Per il momento, l’atteggiamento della Ferrari sembra quello di chi si sente forte e va per la sua strada, senza agitarsi per mostrare subito le carte. Mentre la forza della Mercedes non è presunta, ma reale.
SCORIE Da martedì, quando riprenderanno i test al Montmelò, si farà sul serio. Sperando nel bel tempo. Per Mercedes e Ferrari sarà anche una sfida di cavalli, visto che le power unit sono sembrate entrambe affidabili (120 giri e più a testa anche ieri). Mentre la Red Bull, rallentata dalla fragilità delle paratie anteriori e da un’uscita nella sabbia di Max Verstappen, è accreditata del migliore telaio, tanto che Chris Horner fa pressioni sulla Renault per avere più potenza, sbandierando il pericolo di passare ai motori Honda dal 2019. In quanto a Vettel, deve cancellare le scorie psicologiche dell’ultima sconfitta contro Hamilton: «E’ passato troppo tempo dal mio ultimo titolo. Voglio riportare il Mondiale a Maranello».
SEB PIÙ VICINO? SEGUO FEDERER: SE SONO AL TOP, NON TEMO ALCUNO
LEWIS HAMILTON MERCEDES - 4 VOLTE IRIDATO