Coppa Italia di A-2: la Fortitudo vuol arricchire la bacheca
●La squadra di Boniciolli, che torna in panchina dopo la polmonite, è la favorita assieme a Trieste e Casale Monferrato
Una Jesi innevata ha accolto nei giorni scorsi le otto squadre di A-2 che in questo primo weekend di marzo, come tradizione, si giocheranno la Coppa Italia. È singolare la geografia della palla a spicchi tracciata dalle partecipanti a queste finali: cinque vengono dagli estremi opposti del nord Italia (tre piemontesi, una giuliana, una friulana), due dall’Emilia Romagna e la sola Trapani in rappresentanza dell’intero centro-sud. Uno spaccato che esclude territori importanti (Veneto, Lombardia, Lazio, Marche), ma che non fotografa fedelmente gli attuali rapporti di forza del campionato, specie nel girone Est. Le qualificazioni risalgono a poco meno di due mesi fa: al termine della fase di andata, passavano le prime quattro di entrambi i gironi. Da allora sono cresciute moltissimo Ferrara, Treviso, Verona, Montegranaro e Scafati. Anche Jesi ha cambiato marcia, con l’innesto di Marques Green. Molte delle finaliste, che all’epoca erano al top, hanno invece avuto una fisiologica flessione. LA SITUAZIONE Logica vorrebbe che le favorite siano Trieste, Fortitudo e Casale, cioè le prime della classe, ma non è così scontato. I giuliani escono da un periodo funesto, con sei sconfitte consecutive in trasferta e infortuni vari. Dovrebbero recuperare tutti tranne Coronica, ma il top della forma è altra cosa. Non va meglio all’Aquila, che giocherà senza capitan Mancinelli, bloccato da una distrazione al bicipite femorale sinistro: la buona notizia è il rientro di coach Boniciolli dopo il lungo stop per polmonite. Casale esce da due sconfitte, ma recupera Blizzard e Marcius. Trapani, Ravenna e Udine stanno attraversando un momentaccio. I friulani, che non vincono in trasferta da un paio di mesi, hanno giocato il posticipo a Jesi mercoledì sera e poi sono rimasti nella cittadina marchigiana: riposano meno delle altre, ma si sono risparmiati un viaggio. Rimangono Biella e Tortona, probabilmente le due squadre più in forma. I ragazzi di coach Carrea stanno imparando ad essere meno Ferguson-dipendenti, anche perché le difese hanno iniziato a prendergli le misure. Il Derthona è l’outsider: arrivano carichi dalla vittoria nel derby con Casale e l’innesto di Alibegovic può dare la giusta sfrontatezza.