La Gazzetta dello Sport

Juventus, oggi i verdetti Higuain-Mandzu sperano

●Passi avanti per l’argentino che è tornato ad allenarsi con il gruppo Il croato lavora a parte. E c’è ottimismo per il recupero di De Sciglio

- Filippo Conticello @filippocon­t

Tifosi, dirigenti, giocatori, ma soprattutt­o Massimilia­no Allegri: tutti pendono dalle notizie in arrivo dal reparto cure intensive della Juventus. I destini stagionali della Signora passano dal ritorno di Champions di domani col Tottenham e per questo è altamente consigliat­o di presentars­i a Wembley con il meglio a disposizio­ne. Soprattutt­o, urge rimettere in piedi i due centravant­i in rosa, visto che hanno già un certo peso le assenze di Bernardesc­hi e Cuadrado. Insomma, i pensieri della vigilia riguardano soprattutt­o Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic. Il primo ieri ha svolto per intero un allenament­o con la squadra, sostanzial­e passo in avanti nel rapido processo di recupero: è la prima volta da quando la caviglia è girata nel derby della Mole dopo lo scontro sull’uscita di Sirigu. Il trauma contusivo e distorsivo è in gran parte assorbito, ma durante la seduta di ieri a Vinovo il Pipita ha avvertito ancora qualche piccolo fastidio: non è al 100 per cento, ci mancherebb­e pure, e per questo verrà monitorato con molta attenzione per evitare rischi inutili e ricadute. Oggi è così previsto un primo test per valutare se inserirlo nella lista dei convocati e farlo partire per Londra: l’evenienza è probabilis­sima perché lo staff bianconero sa quanto sia grande la fame di rivincita argentina dopo l’infausto rigore stampato sulla traversa all’andata. Domani, in terra inglese, ci sarà un altro test per valutare l’impiego in campo: nella migliore delle ipotesi, difficilme­nte dal primo minuto, visto che nelle ultime due settimane senza lavoro in gruppo Pipita è inevitabil­mente calato un po’ di forma. Ciò renderebbe ancora più nebbioso lo scenario e farebbe aumentare il rischio di altri infortuni muscolari, ma la gara ha una importanza capitale e potrebbe giustifica­re qualche rischio: dopo Wembley, ci saranno sfide assai più morbide – le due partite all’Allianz, contro l’Udinese e nel recupero contro l’Atalanta, più la trasferta di Ferrara contro la Spal – e a seguire ecco pure una provvidenz­iale pausa per le nazionali. Insomma, lo spazio per recuperare dagli acciacchi ci sarebbe pure.

GLI ALTRI Mario Mandzukic sta ancora battaglian­do con l’affaticame­nto muscolare che l’aveva messo in dubbio all’Olimpico contro la Lazio. Niente di nuovo, anzi era stato lo stesso Allegri ad ammetterlo con uno dei suoi toscanismi: «Mario era “cioncolett­o”... Mezzo e mezzo, non stava bene». Sabato ha stretto i denti e ieri ha continuato a fare un lavoro personaliz­zato: per questo il suo impiego potrebbe essere leggerment­e più in bilico rispetto a quello del collega. In ogni caso, si deciderà oggi con un altro test tarato sul croato. Stringesse di nuovo i denti, si accomodere­bbe assieme a Douglas Costa dietro a Dybala ancora in veste di falso nove. Meno dubbi, invece, qualche metro più indietro: De Sciglio, come Higuain, ieri ha sgobbato con il gruppo, ma senza avvertire particolar­e dolore e, per questo, probabilme­nte partirà destinazio­ne Londra. Chi, invece, sarà decisivo in campo (visto il peso dell’assenza all’andata) è Blaise Matuidi, che ieri su Sky ha suonato la carica: «Paulo si meritava quel gol alla Lazio per l’impegno che mette nel lavoro di tutti i giorni. Higuain sta recuperand­o e speriamo ci sia. Con il Tottenham è dura perché gioca bene: a Torino abbiamo, comunque, dimostrato di poter metterlo in difficoltà. Andiamo a Londra per vincere e per segnare: se giochiamo come sappiamo, sarà possibile».

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L’abbraccio tra Mario Mandzukic, 31, e Gonzalo Higuain, 30 GETTY

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