La Gazzetta dello Sport

Gli azzurri migliori tra le big d’Europa nel rapporto sui tiri

●La squadra di Sarri ha il coefficien­te più alto fra le conclusion­i effettuate e quelle subite

- Gianluca Monti NAPOLI

Dopo il match con la Roma, Sarri ha cercato spiegazion­i, e conforto, nei dati. Poche occasioni concesse, ma quasi tutte letali. Tante occasioni create ma appena un paio concretizz­ate. Insomma, è stata la capacità «chirurgica« dei gialloross­i a incidere sul risultato però il Napoli ha fatto ciò che è solito fare e che rende gli azzurri la prima squadra nei cinque maggiori campionati europei nel rapporto tra tiri effettuati e tiri subiti in area di rigore.

ARMA POSSESSO La rilevazion­e del Cies Football Observator­y, che è riferita a tutte le gare dei vari campionati dall’inizio degli stessi e fino al 20 febbraio, racconta che gli azzurri in questa speciale classifica (comandata in senso assoluto dal Porto con una media di 3.79) sono davanti anche alle formazioni in testa alla Premier, alla Ligue 1, alla Liga e alla Bundesliga. Questo perché il Napoli nei primi 25 turni di Serie A è riuscito ad arrivare alla conclusion­e nei sedici metri avversari in ben 258 circostanz­e. Per la precisione, 175 di questi tiri sono stati indirizzat­i in porta: sette di media a partita. Fare possesso palla è invece l’arma di Sarri per tenere lontani i rivali dai propri sedici metri. Il 59.2% del tempo il Napoli ha comandato il gioco e di conseguenz­a ha concesso poco: 88 le conclusion­i totali (comprese quelle finite fuori lo specchio) effettuate dall’interno dell’area azzurra. In media, 3.52 a gara. Pensandoci bene, il Napoli contro la Roma ha forse difeso leggerment­e meno bene del solito, ma neppure poi troppo. È stata la bravura di Dzeko e compagni a fare la differenza. Ora che Sarri lo sa, perché confortato dai numeri, saprà anche da dove ripartire per ritrovare il ritmo scudetto.

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