La Gazzetta dello Sport

Le 7 bellezze di Mertens Il Napoli riparte così

●Anche un anno fa l’attaccante belga si scatenò nel girone di ritorno

- Mimmo Malfitano NAPOLI

C’è più di un motivo per credere che il Napoli se la giocherà fino in fondo per lo scudetto. La quaterna subita dalla Roma ha fatto male, certo. Ma non sarà questa sconfitta a sconvolger­e la psiche di Maurizio Sarri e dei suoi ragazzi. Da loro l’allenatore si aspetta una reazione vibrante, a partire da domenica sera, a San Siro, quando sfideranno l’Inter. C’è più di qualche indizio per pensare che a Milano il Napoli dimostrerà di meritarlo tutto il primato in classifica, forte del rendimento dei suoi uomini migliori. Il buio calato sul San Paolo, sabato scorso, non ha oscurato il momento di forma del tridente offensivo. Nel tabellino della partita, comunque, emergono i nomi di Lorenzo Insigne e Dries Mertens tra i marcatori. Gol inutili, è vero, ma servono per far capire al campionato che, lì davanti, il Napoli non ha perso l’abitudine al gol.

SETTE SU SETTE Il rendimento di Mertens è su standard simili alla passata stagione. Anche allora, nel girone di ritorno, l’attaccante garantì una certa continuità sotto porta, finendo il campionato con 28 reti all’attivo, una in meno del capocannon­iere, Edin Dzeko. Dal 21 gennaio, data della ripresa del campionato dopo il break invernale, Mertens non si è più fermato. Quella domenica 21 gennaio, contro l’Atalanta a Bergamo, ritornò al gol dopo un’astinenza durata 9 giornate. Una rete pesantissi­ma, contro un avversario che avrebbe potuto creare seri problemi alle ambizioni napoletane. Ma la sua prodezza mandò all’aria i programmi di Gasperini e di tutti coloro che avrebbero sperato in una frenata del Napoli.

GOL PESANTI I suoi gol serviranno. Per provare a riprendere il ritmo giusto per la marcia scudetto dopo la sconfitta di sabato sera. Sarri si aspetta una reazione decisa della squadra. Nello scorso campionato il suo Napoli vinse a San Siro contro Inter e Milan, meritandos­i gli applausi della tifoseria avversaria.

Stavolta, ci vorrà un’impresa, perché la formazione di Spalletti attraversa un momento critico e un’ulteriore sconfitta metterebbe seriamente in discussion­e l’intero progetto tecnico. Ecco perché l’allenatore chiederà molto al tridente offensivo e al suo cannoniere. Mertens agirà dalle parti di Skriniar che, per struttura fisica, potrebbe avere problemi nel marcarlo. La maggiore rapidità nei movimenti è un punto a favore del napoletano che può contare anche su una buona velocità nelle ripartenze. Proprio il contropied­e potrebbe essere la tattica giusta per sorprender­e l’avversario.

NAZIONALE In cima ai pensieri di Dries Mertens c’è il Napoli e lo scudetto. Se tutto dovesse andare così come si aspetta l’ambiente napoletano, allora l’attaccante potrà dedicarsi poi alla sua nazionale, quel Belgio che rientra nel lotto delle squadre che potrebbero ambire a una delle due semifinali mondiali. C’è da scommetter­e che in mancanza dell’Italia, i napoletani tiferanno per lui.

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LAPRESSE Dries Mertens, 30 anni, in un contrasto con Manolas

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