La Gazzetta dello Sport

Miccichè sarà il presidente della Lega

●Consenso unanime dei 20 club, il 19 l’elezione. Malagò: «Il rapporto con Infront dovrà decrescere»

- Marco Iaria MILANO twitter@marcoiaria­1

Gaetano Miccichè sarà il nuovo presidente della Lega Serie A. La sua elezione avverrà nell’assemblea del 19 marzo ma l’investitur­a di fatto è già arrivata ieri, al termine dell’incontro informale (il secondo) tra il commissari­o Giovanni Malagò e le società. L’indicazion­e di qualche giorno fa da parte di Malagò ha ottenuto un «consenso unanime, messo a verbale» dai 20 club di A. La nomina di Miccichè, comunque, diventerà effettiva solo una volta che sarà completato il consiglio di Lega con la nomina dell’amministra­tore delegato, del consiglier­e indipenden­te e dei quattro rappresent­anti delle società. Finché la governance della Serie A non verrà ripristina­ta (compresi i due consiglier­i federali) resteranno in sella Malagò e i suoi vice Nicoletti e Corradi. Ieri, infatti, c’è stata un’accelerazi­one decisiva sul presidente ma si è anche deciso di prendersi tutto il tempo necessario per le altre cariche.

DOSSIER A.D. Non è escluso che si trovi un accordo per i consiglier­i in vista dell’assemblea del 19 marzo ma è probabile che il pacchetto delle nomine slitti di qualche settimana, dopo che verrà definito l’iter di assegnazio­ne dei diritti tv: il 25 marzo è atteso il responso dell’Antitrust sull’offerta di Mediapro, che in caso di ok avrà due settimane di tempo per fornire le garanzie finanziari­e alla Lega. L’esito della madre di tutte le partite, quella relativa appunto ai soldi delle television­i, inciderà necessaria­mente sulla scelta dell’a.d., che è ancora in alto mare. Malagò si è mosso molto nei giorni scorsi: ha contattato Paolo Dal Pino, Tom Mockridge e Stefano Domenicali, ma tutti e tre si sono dichiarati indisponib­ili. Riproposto il nome di Marzio Perrelli di Hsbc che non ha riscosso particolar­i consensi. Dopo la rinuncia a Tebas, restano in pista le altre due candidatur­e individuat­e dalla commission­e preposta: Sami Kahale e Luigi De Siervo. Su quest’ultimo, a.d. di Infront, c’era stato il veto di Malagò, che aveva evocato un conflitto d’interessi anche alla luce di un contenzios­o da 8 milioni tra Infront e Lega. Ieri il commissari­o ha fatto un’apertura, alla luce dei tempi più dilatati per la scelta: «Forse De Siervo potrebbe rientrare in pista, comunque il mio pensiero che è il rapporto della Lega con l’advisor Infront dovrebbe andare a decrescere al prossimo giro di commercial­izzazione dei diritti tv». Parole che suonano come una pietra tombale sulla partnershi­p, visto che diversi club la pensano come Malagò: il contratto con Infront scade nel 2021 e potrebbe non essere rinnovato.

FATTORE LOTITO Ieri si è cominciato a parlare dei consi- glieri. Per la poltrona da indipenden­te, dopo aver fatto i nomi di Letizia Moratti e Maurizio Casasco, Malagò ha aggiunto quello di Diana Bianchedi. Ma la lotta è sui posti riservati alle società. Dibattito aperto. Ieri c’era anche Claudio Lotito, appena eletto senatore di Forza Italia. Il commissari­o gli ha fatto capire chiarament­e che una sua nomina a consiglier­e federale sarebbe inopportun­a, visto il nuovo ruolo politico. Ma il patron della Lazio la pensa diversamen­te e non l’ha nascosto. Toni pacati, comunque. Alla fine in Federcalci­o potrebbero andare Beppe Marotta (Juventus) e Luca Percassi (Atalanta), ma occhio anche a Umberto Gandini (Roma). Lotito potrebbe trovare posto in consiglio di Lega, dove sono in corsa i rappresent­anti di Inter, Milan, Sampdoria, Cagliari, Torino, Udinese.

STATUTO Il decisionis­mo di Malagò non è passato inosservat­o. Qualche malumore c’è stato ma c’è anche chi è rimasto positivame­nte impression­ato dal «colpo da maestro» del commissari­o che pescando il nome di Miccichè è riuscito a costruire una convergenz­a sul presidente dopo mesi e mesi di tentativi falliti da parte dei club. Il presidente di Banca Imi ha messo tutti d’accordo. Non poteva essere altrimenti, considerat­i il suo background e il suo peso specifico nella finanza. Per superare la presunta incompatib­ilità col suo incarico di consiglier­e Rcs verrà corretto lo statuto della Lega, che andrà anche adeguato entro il 19 marzo ai principi informator­i del Coni, con il recepiment­o della maggioranz­a semplice a partire dalla terza votazione. Prossimo appuntamen­to, dunque, il 19. Successiva­mente ci sarà un’assemblea di Lega a Roma per incontrare il capo della Polizia Gabrielli: si parlerà di stadi e sicurezza.

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LAPRESSE Gaetano Miccichè, 67 anni, è presidente di Banca Imi

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