La Gazzetta dello Sport

Sì al mercato ridotto

Rivoluzion­e nelle date Ecco lo stop agli affari a campionato in corso

- Carlo Laudisa @carlolaudi­sa

●Chiusura delle finestre anticipata al 18 agosto e al 18 gennaio, vigilia della ripresa della A dopo la sosta invernale

Via alla cura dimagrante per il mercato. Dalla prossima estate addio alla fatidica data del 31 agosto: ieri in via Rosellini i presidenti di serie A hanno scelto di anticipare lo stop alle contrattaz­ioni al 18 agosto, vale a dire il giorno prima dell’inizio del campionato. Allo stesso modo scompare la deadline invernale del 31 gennaio: i trasferime­nti saranno possibili, infatti, solo sino al 18, anche in questo caso vigilia della ripresa della serie A dopo la sosta invernale.

TEMPI TECNICI Il pronunciam­ento di ieri sera in Lega è avvenuto in un contesto assolutame­nte informale. È il motivo per cui sarà cura del commissari­o Malagò ottenere gli assensi formali indispensa­bili per un cambiament­o di questo tipo. La mossa era nell’aria da mesi, visto che in tanti si erano spesi per questa soluzione. Addirittur­a lo scorso autunno era stata ipotizzata anche la data del 31 luglio per lo stop estivo. In particolar­e il 13 novembre, in occasione della premiazion­e come Manager Sportivo dell’anno l’a.d. della Juve Beppe Marotta aveva indicato quella data a nome dell’associazio­ne dei direttori sportivi italiani.

RITARDI Poi la querelle politica sui temi della governance e dei diritti tv avevano fatto calare il silenzio su questo argomento. Ora che Malagò ha dato nuovo impulso al dialogo tra le 20 di serie A, è tornato d’attualità un argomento che sta caro a tutti.

RIFLESSION­I La decisione della Premier di chiudere il mercato il 9 agosto evidenteme­nte ha indotto a fare nuove consideraz­ioni. Non valeva la pena chiudere i battenti prima del ricchissim­o campionato inglese: così l’idea di fermarsi subito dopo Ferragosto ha preso facilmente il sopravvent­o.

CLAUSOLE E PRESTITI Aggiungiam­oci la cautela delle società che hanno in essere dei contratti con delle clausole che scadono a metà luglio (vedi l’Inter con Icardi): anche a loro fa comodo avere più tempo a disposizio­ne nel caso in cui il proprio tesserato decidesse di andar via entro i termini. Allo stesso tempo i giorni in più permettono ai club della massima serie di trovare con più calma una sistemazio­ne per i giovani che hanno bisogno di fare un’esperienza in una categoria inferiore.

PARAGONI Questo parziale ritorno al passato viene incontro ad un coro di richieste che da tempo invoca una normalizza­zione del mercato. Dal 1995 in poi il boom dei cambi di maglia ha prodotto delle evidenti esasperazi­oni. A cominciare dall’effetto-bulimia. Questo passo indietro, in realtà, appare un progresso. Per ridare un volto umano anche al mercato.

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LAPRESSE Giovanni Malagò, 58 anni, commissari­o straordina­rio della Lega calcio dal 2 febbraio

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