«Impressionante per continuità E non è finita»

●«Come Stenmark sbaglia pochissimo in gara e in allenamento è un maniaco»

Marcel Hirscher è davvero il più grande di sempre anche se è ancora lontana la fine della sua carriera? Gustavo Thoeni sorride «Se lo giudichiamo in questo momento, possiamo solo dire che è il più forte di questo secolo, la storia può ancora aspettare un poco, perché è ancora giovane, ma lui è certamente sulla strada giusta, chi lo può fermare? Marcel sta dimostrando una continuità impressionante da 7-8 anni. E’ sempre davanti e quando va male lo trovi secondo…».

E’ possibile fare confronti con lei, Stenmark e Tomba?

«Io ho sciato nel jurassic park, quando le condizioni di gara erano davvero diverse e non ho mai avuto la sua continuità. Stenmark è stato senz’altro più simile a lui. Era un cannibale in gara e la Fis ha continuato a cambiare i regolamenti per farlo vincere di meno. Ingemar è stato danneggiato, avrebbe potuto portare a casa più coppe. Tecnicamente non si possono confrontare perché gli sci erano diversi e anche la preparazione delle pista».

Qual è l’analogia più evidente?

«Sono due campioni che hanno fatto della costanza e l’impegno quotidiano la legge di vita. Hirscher controlla tutto, rimane sempre informato. Come Stenmark sbaglia pochissimo in gara e in allenamento è un maniaco della precisione, mi dicono».

E un parallelo con Tomba?

«Alberto è completamente diverso da Stenmark e Hirscher, lui, oltre che grande campione, è stato il più grande comunicatore. E’ una dote rara. Lui sapeva come piacere al pubblico, alla folla. Rispetto agli altri due era meno maniaco nella preparazione. Mi spiego: lavorava il giusto e curava alcuni particolari tecnici, ma amava anche la vita e quindi si concedeva qualche giusta pausa. Hirscher è ancora giovane, può vincere per altri 4 o 5 anni… Impossibile immaginarlo chi potrà eguagliarlo. Ha già vinto quanto io e Ingemar abbiamo vinto in due: 7 coppe! Dall’esterno può sembrare facile…».