Balo aria di azzurro Ma se la prende col senatore nero eletto con la Lega
Se la prende con il nigeriano della Lega Torna azzurro? ●«Vergogna!», ha scritto su Toni Iwobi, primo senatore italiano di colore Salvini: «Non mi sei mai piaciuto, Mario». Il c.t. Di Biagio lo ha pre-convocato
Balo sempre al centro dei riflettori, tra la Nazionale e il Parlamento. Poteva essere una bella giornata quella di ieri: anche senza fare troppe speculazioni, perché si tratta di un atto formale, dovuto per regolamento Fifa, Mario Balotelli è stato inserito nella prelista del c.t. Di Biagio per la doppia amichevole con Argentina e Inghilterra di fine marzo. Attenzione, prelista: da qui alla lista dei convocati il passo è lungo. E comunque non da solo: con lui un altro «revenant», per dirla alla Leonardo DiCaprio, e ancor più sorprendente, quel Graziano Pellè, che sembrava aver chiuso con la Nazionale dopo lo scontro con l’ex c.t. Ventura. Sarebbe stata l’unica notizia se, dopo un lungo periodo di tranquillità extra calcistica, l’attaccante del Nizza non si fosse scagliato via social contro Toni Iwobi, primo senatore nero del nostro Parlamento, con il piccolo particolare però di essere stato eletto nella Lega. E giù polemiche, come ai vecchi tempi.
INFURIATO Sul suo profilo Instagram, infuriato per la scelta di Iwobi che considera quantomeno contraddittoria, Balo ha scritto così: «forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto SUL SENATORE TONI IWOBI
FORSE SONO CIECO IO O NON GLIEL’HANNO DETTO CHE È NERO
MARIO BALOTELLI
ancora che è nero. Ma vergogna!!!». Balo s’è anche congratulato anche con la sua terra madre, il Ghana, nel 61° giorno dell’Indipendenza del Paese: «Prometto sul mio onore di essere fedele e leale alla mia terra madre. Mi dono al servizio del Ghana con tutta la mia forza e tutto il mio cuore». Non è stato l’unico a prendersela. Anche il saltatore azzurro di colore, Andrew Howe, non ha apprezzato la scelta politica di Iwobi: »Che sia nero e faccia il responsabile dell’immigrazione della Lega è un po’ un controsenso. Sicuramente lui avrà le sue idee politiche, avrà studiato e avrà deciso chi e cosa abbracciare. Se ha fatto questa scelta probabilmente ha questa visione e la porta avanti. Siamo in democrazia».
REPLICA L’interessato, Iwobi, 62 anni, origini nigeriane, ha subito risposto: «Preferisco ignorare Balotelli in questo momento. Non mi interessa quello che scrive, ne ho abbastanza delle polemiche: voglio pensare al mio territorio e al nuovo compito che mi hanno affidato. Lui è un grande giocatore e rimarrà tale, spero che si limiti a fare il suo bel lavoro. La Lega non è razzista, lo dite voi». Al suo fianco, com’era inevitabile, è sceso il leader Matteo Salvini attraverso Twitter: «Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo. È un ragazzo viziato, non si rende conto di essere un personaggio pubblico. Però, per favore, non mi interessa rispondergli (ma questa non è una risposta, ndr?), ci sono problemi molto più importanti in questo Paese».
RIAVVICINAMENTO Una questione che rischia di oscurare l’altra, sportiva,
MATTEO SALVINI LEADER DELLA LEGA SU «BALO»
della pre-convocazione azzurra. Se l’eventuale chiamata per Argentina e Inghilterra è ancora lontana, questo è comunque un riavvicinamento. Balotelli, 33 «gettoni» e 13 gol in azzurro, ha avuto una storia travagliata con la Nazionale: dove non gioca da quasi quattro anni, 24 giugno 2014, Italia-Uruguay 0-1 al Mondiale brasiliano, con annesse polemiche con alcuni compagni per l’atteggiamento dopo la sconfitta. Conte lo aveva selezionato nel novembre dello stesso anno, per la sfida con la Croazia a Milano, ma Balotelli aveva lasciato il ritiro per infortunio. Da allora più niente, sebbene l’ex c.t. Ventura l’avesse inserito in alcune occasioni nelle pre-liste, senza però mai portarlo a Coverciano. Negli ultimi tempi Balo ha convinto anche qualche detrattore, segnato tanti gol a Nizza ed evitato atteggiamenti «pericolosi» che non aiutano eventuali chiamate azzurre. Fino a ieri almeno.