La Gazzetta dello Sport

Tirreno-Adriatico Caruso locomotiva del treno BMC «Ora mi divertirò»

-

INTERVISTA di Luigi Perna INVIATO A MONTMELÒ (SPAGNA) SARÀ ANCORA PIÙ FORTE E AVRÀ UNA MACCHINA MENO CAPRICCIOS­A

TOTO WOLFF SU HAMILTON E LA W09

IL CAPO MERCEDES: «HAMILTON MIGLIORA COME UOMO E COME PILOTA, INSEGUE LA PERFEZIONE. MARCHIONNE HA RAGIONE SU LIBERTY, MA LO DICE NEL SUO STILE»

Lo squillo di Lewis Hamilton nel gelo dei test della settimana scorsa era stato un avviso. La Mercedes ha un carico aerodinami­co impression­ate e una power unit paurosa. Ieri il quattro volte iridato ha spinto appena di più ed è subito arrivato a 4 decimi da Daniel Ricciardo, nonostante le gomme di una mescola meno morbida. Lewis è stato veloce anche con le medie. E ha giocato a nasconders­i, utilizzand­o l’ala mobile solo a tratti e alzando il piede di sovente nella zona mista del circuito. Il Mondiale ha già un padrone? Toto Wolff, il boss delle Frecce d’argento, gioca a fare pretattica.

Prima ha indicato la Ferrari come favorita per il titolo, poi ha detto che la Red Bull è la più veloce, dove sta la verità?

«In questi test al Montmelò la Red Bull è sembrata effettivam­ente la più rapida, anche più della Ferrari, ma potremo giudicare la situazione solo dopo le prime due gare. Al momento vedo una battaglia fra tre team a Melbourne».

In che cosa è migliorata la Mercedes 2018?

«L’anno scorso è stato difficile, anche se abbiamo rivinto il titolo, perché la macchina era molto veloce, ma anche capriccios­a. Andava benissimo nei

circuiti veloci, come Silverston­e e Monza, risultava invece critica in piste lente e tortuose come Montecarlo e Singapore. Abbiamo cercato di mantenere la personalit­à da Diva, rendendola meno capriccios­a, in modo che fosse più prevedibil­e per i piloti e più guidabile, senza perdere la velocità. Finora i test sono andati bene».

La forza mentale mostrata da Hamilton è stata una sorpresa?

«È una delle caratteris­tiche di Lewis. Assieme alla personalit­à, al talento e all’intelligen­za in macchina. Questo gli ha fatto e ci ha fatto vincere il Mondiale l’anno scorso. Continua a migliorare, come uomo e come pilota, inseguendo la perfezione. Me lo aspetto ancora più forte quest’anno, perché l’ho visto super motivato».

Si aspettava anche la fragilità mostrata da Vettel nel confronto con Lewis?

«Penso che le debolezze di Sebastian siano anche la sua forza. E’ un pilota molto emotivo, ma questo lo rende combattivo, grintoso ed estremamen­te veloce. Il suo carattere gli ha fatto vincere più gare di quante gliene abbia fatte perdere in carriera».

Sembra che Sassi, ex motorista della Ferrari, verrà da voi. È già successo con Costa e Allison, mentre l’aerodinami­co Nick Tombazis è appena approdato alla Fia come capo del settore tecnico accanto a Gilles Simon. Cos’è, un supermarke­t Ferrari?

«A Maranello ci sono persone di valore, che hanno anche grande visibilità, e questo fa parte della F.1. Succede spesso che i tecnici passino da un team all’altro. Anche noi abbiamo perso dei motoristi, che sono finiti alla Ferrari, portandosi il nostro know-how. Lo stesso Bob Bell è andato alla Renault. Però sono convinto che la forza di una squadra non sia nei singoli, ma nella sua organizzaz­ione».

Sergio Marchionne ha minacciato l’addio della Ferrari, se la F.1 sarà snaturata, è preoccupat­o anche lei?

«Concordo perfettame­nte con Sergio e il suo modo di vedere la situazione, anche se espresso in “stile Marchionne”».

Adesso avete come alleata pure la McLaren: Zak Brown ha det-

to di essere dalla vostra parte. Sembra una crociata dei grandi team. Ma siete a disposti a lasciare la F.1, se lo farà la Ferrari?

«Siamo tutti innamorati della F.1 e vogliamo restarci. Ma se vedremo che si andrà in una direzione che non rispecchia il suo Dna, la nostra visione di questo sport e gli obiettivi che ci poniamo, allora dovremo seriamente decidere che cosa fare dopo il 2020».

E’ d’accordo con Brown che Liberty Media e la Fia devono fare in fretta?

«Abbiamo tre anni, prima che entrino in vigore le nuove regole sui motori, sarà un’altra rivoluzion­e, molto complessa, perciò occorre subito un piano per il futuro dal punto di vista economico e di marketing».

La Formula E è un’alternativ­a alla F.1 o qualcosa di diverso?

«Per noi la F.E è come una start-up. Lo sport in questo rispecchia quello che facciamo nella produzione di serie: costruiamo car2Go, come le Smart, e macchine premium come le Mercedes Amg Class. Sono due cose differenti. Le monoposto elettriche (Mercedes entrerà con un proprio team dal 2019-20) possono avere un futuro di successo».

Il contratto di Ricciardo con la Red Bull scade quest’anno e anche quello di Bottas con voi. Che cosa deve fare Valtteri per meritarsi la riconferma e quanto siete interessat­i a Daniel?

«Se cominci a guardarti intorno, significa che il tuo matrimonio non va bene (ride). Bisogna avere fiducia nel proprio partner ed è quello che voglio fare alla Mercedes con Valtteri. Non guardo altrove al momento. Intendo dare a lui e a Lewis tutto il sostegno possibile. Se capiremo di dover puntare su qualcun altro, succederà a metà stagione, non prima».

Hamilton sembra inamovibil­e. Firmerete il rinnovo del contratto prima del GP d’Australia?

«Entrambi vogliamo la stessa cosa. Lui vuole restare con noi e noi con lui. Stiamo lavorando sugli ultimi, piccoli dettagli dell’accordo (fino al 2020; ndr). Non abbiamo fretta».

Ha deciso di appoggiare la carriera di Andrea Kimi Antonelli, un pilota italiano appena undicenne, che ha già vinto la prima gara in kart con la Stella sul casco. E’ servito coraggio per strapparlo alla Ferrari oppure è solo questione di investire scommetten­do sui giovani?

«Finora il nostro programma junior aveva attinto ai piloti delle formule minori, come Wehrlein, Ocon e Russell. Ma, di tanto in tanto, nasce qualche grosso talento. Io sono stato contattato a Monza da Giancarlo Minardi e suo figlio, che mi hanno segnalato questo ragazzino “speciale”, e mi sono fidato del mio istinto. E’ una sommessa, ma questo bambino è riuscito a emergere con vittorie e pole in una serie combattuta come la Mini Kart e ha il retroterra familiare e i valori giusti, a cominciare dal fatto che senza buoni voti a scuola non correrebbe in kart. Tutto questo mi ricorda perché amo i motori. La F.1 è uno sport da miliardi di euro, ma a tutti noi piace la pura competizio­ne».

SU HAMILTON E BOTTAS A METÀ STAGIONE CAPIREMO SE RINNOVARE COI NOSTRI PILOTI

TOTO WOLFF

 ??  ?? Primo leader Damiano Caruso, 30 anni, sul podio dopo la cronometro a squadre
Primo leader Damiano Caruso, 30 anni, sul podio dopo la cronometro a squadre
 ??  ??
 ??  ?? CICLO VINCENTE Toto Wolff, 46 anni, austriaco: nel 2013 è passato dalla Williams al team F.1 della Mercedes, di cui detiene il 30%. Con lui Mercedes ha vinto 4 Mondiali su 4, sia Piloti che Costruttor­i. Nella foto grande, l’iridato Lewis Hamilton, 32 LIVERANI-EPA
CICLO VINCENTE Toto Wolff, 46 anni, austriaco: nel 2013 è passato dalla Williams al team F.1 della Mercedes, di cui detiene il 30%. Con lui Mercedes ha vinto 4 Mondiali su 4, sia Piloti che Costruttor­i. Nella foto grande, l’iridato Lewis Hamilton, 32 LIVERANI-EPA
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy