L’ironia è al Max «Faccio danni ma poi rimedio Grande impresa» MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE JUVENTUS
●Allegri si gode i cambi riusciti e va oltre: «Bisogna recuperare gli altri. Occhio alle prossime 3 gare di A»
Adesso è facile dirlo, ma Massimiliano Allegri aveva previsto tutto. Sapeva che la sua Juventus poteva vincere a Wembley, regalando a lui un’altra qualificazione ai quarti e alla tifoseria la possibilità di continuare a credere nella Champions League. Certo, non aveva previsto di arrivare a Londra con Higuain a mezzo servizio, senza Mandzukic, Cuadrado e Bernardeschi, ma conosce bene la testa e la forza di volontà, oltre che le qualità tecniche dei suoi giocatori. Per vincere ci vogliono i campioni ma soprattutto gli uomini: la Juventus ha segnato con Higuain e Dybala, giocatori di talento, però la svolta è arrivata dopo l’ingresso in campo di Asamoah e Lichtsteiner. Tutti servono, tutti sono indispensabili. Allegri col Tottenham aveva visto svanire la qualificazione il primo anno di Milan, quando perse 1-0 a San Siro e poi non riuscì a segnare a Londra. Anche lui è cresciuto e maturato in questi anni. Ha imparato a gestire alla perfezione le partite e adesso si gode meritatamente il suo capolavoro.
MERITATA «Abbiamo fatto un’impresa – dice –, ai ragazzi dobbiamo fare solo i complimenti e non solo per questa serata, ma per quello che stanno facendo da anni. Vincere a Wembley non era semplice, anche per come si era messa la partita. Ma la squadra è stata paziente, ha aspettato il momento buono e poi in dieci minuti ha ribaltato la gara. Credo che anche alla luce della gara dell’andata sia una qualificazione meritata». Non è stata una passeggiata però, soprattutto per quel gol di Son nel primo tempo e, poi perché il Tottenham non ha smesso di attaccare dopo il vantaggio bianconero. «Nel primo tempo abbiamo sofferto sulle palle perse, dove loro erano micidiali nel ripartire – spiega –. Dovevamo stare più corti, ma in campo ci sono anche gli avversari che non sempre te lo permettono. Il Tottenham ha grande qualità e credo che i ragazzi abbiano fatto una bella impresa.
CHE SOFFERENZA IL PRIMO TEMPO: DOVEVAMO STARE PIÙ CORTI