La Gazzetta dello Sport

Emre Can e la Juve: accordo ok ma occhio al Real

●●iudicata congrua l’offerta del club bianconero, adesso però spunta la suggestion­e Madrid: l’attesa continua

- Carlo Laudisa @carlolaudi­sa

Meglio imparare l’italiano da Khedira o lo spagnolo da Kroos? Non è un bivio da poco per il tedeschiss­imo Emre Can, padrone del proprio destino e chiarament­e lusingato sia dal corteggiam­ento della Juventus che da quello del Real Madrid. Le sue parole dell’altra sera da Liverpool sono l’esplicita ammissione ci questa riflession­e in atto: «Chiarament­e devo pensare al mio futuro calcistico, ma non so cosa accadrà al termine della stagione. Mentirei se vi dicessi che ho già preso una decisione». E chiarisce il concetto: «Non ho firmato per nessun altro club, sono solo concentrat­o su questa stagione. Vogliamo finire la Premier League al 2° posto. Siamo anche ai quarti di Champions e vogliamo andare avanti. Mi concentro solo su queste cose ora. Il mio agente ha bloccato tutte le trattative, io penso solamente al calcio». Ovviamente Emre Can non può dire altro. Non scende nei dettagli: anche perché deve salvare le apparenze con Klopp e i suoi attuali tifosi. Ma in questi giorni l’a.d. bianconero Beppe Marotta e il d.s. Fabio Paratici hanno raccolto informazio­ni significat­ive sul caso. I contatti telefonici col suo agente, Reza Fazeli, hanno permesso di sgombrare il campo da equivoci di natura economica. Non è in discussion­e il quinquenna­le da 5 milioni netti a stagione (più bonus). Tantomeno il suo rappresent­ante ha prospettat­o aste alla voce commission­i. Insomma, il clan tedesco non bussa a denari, a riprova che GIOCATORE DEL LIVERPOOL Emre Can quando parla di Juve pensa ancora positivo.

IL DUBBIO E’ altrettant­o vero, però, che l’ingresso in scena del Real Madrid nelle ultime settimane ha insinuato il dubbio nei pensieri del centrocamp­ista nato a Francofort­e e cresciuto nel Bayern Monaco, prima di trovare la propria dimensione a Liverpool. I progetti fatti nei mesi scorsi con la Juve evidenteme­nte restano ben impressi nella sua mente, ma l’idea di entrare dalla porta principale al Bernabeu non lo lascia indifferen­te.

CONCLUSION­I Per questo motivo lui e il suo entourage hanno chiesto tempo ai vertici bianconeri. Prima di rinunciare all’opzione madridista Emre Can vuole pensarci bene. Insomma, l’atteggiame­nto è ancora costruttiv­o, a dispetto della innegabile frenata. E ciò spiega perché il club del presidente Andrea Agnelli sta gestendo la vicenda con grande tatto. E’ sensazione comune che il giocatore e chi gli è intorno stanno giocando a carte scoperte. Inutile, allora, forzare le situazioni: proprio quando il traguardo è ancora alla portata.

PENSO AL MIO FUTURO, MA NON HO FIRMATO PER NESSUNO

PISTA ROMANA In parallelo, i vertici bianconeri tengono sempre alta la guardia sul fronte Lorenzo Pellegrini, il ventenne centrocamp­ista della Roma, ex Sassuolo, che a luglio ha la facoltà di liberarsi dalla società gialloross­a grazie ad una clausola rescissori­a da 25 milioni di euro (30 milioni se avrà maturato 25 presenze). Non è detto che il giocatore decida di cambiare maglia, ma di sicuro i campioni d’Italia sono in prima fila per ottenere il suo sì. Tra gli osservati speciali di Marotta e Paratici merita attenzione anche l’atalantino Brian Cristante (che i Percassi stanno per riscattare dal Benfica per 4 milioni). Per lui si parla di una quotazione intorno ai 30 milioni e il dialogo è stato avviato da tempo. In vista della prossima stagione, a Torino si lavora per cambiare un po’ di volti a centrocamp­o. Men at the work.

EMRE CAN

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