PER COME VANNO LE COSE È RINO CHE DEVE CONSIGLIARE ME LA SOLA COSA DA FARE È VINCERE, È L’UNICO TROFEO CHE CI RESTA Wenger: «Rino leggenda Qui per salvare la stagione»
ALLENATORE ARSENAL
Il primo ottobre del 1996 Gattuso era reduce da un’altra panchina a San Siro mentre Wenger veniva ufficialmente annunciato come boss dell’Arsenal. Arsène resiste da 22 anni e sulla laurea in ingegneria ha costruito una vincente carriera da allenatore. Rino il «pulcino» sta facendo da chioccia al Milan, esattamente dalla fine di novembre scorso. Quel primo ottobre del 1996, quando il collega di stasera iniziò la sua carriera alla guida dell’Arsenal, Gattuso era un centrocampista del Perugia e il 29 settembre fu ospite del Milan a San Siro: per Rino un pomeriggio intero seduto in panchina. Anche l’Uefa – nella scheda di presentazione – sottolinea le distanze: Gattuso è definito «un leggendario centrocampista di grinta e impegno, oggi allenatore promosso dalle giovanili». Arsène «un giocatore di modesta reputazione che si è fatto un nome da allenatore in Francia, passato per il Giappone e oggi il più longevo tecnico d’Inghilterra». Eppure… eppure oggi è Wenger a chiedere consigli a Gattuso: «Per come vanno le cose oggi non sono io che devo dare consigli a lui, ma lui a me. Io non mi permetto mai, in questo caso perché noi siamo in difficoltà mentre lui è stato una leggenda del Milan da giocatore e può diventarlo anche da allenatore».
LAST CHANCE Nella stanza interviste dello stadio c’è un altro paradosso: qui dove in mesi e anni precedenti si usava parlare di partite decisive per allenatori milanisti traballanti, oggi è Wenger che replica alla domanda su «the last chance», tradotto anche davanti ad Arsène come «partita da ultima spiaggia»: «È vero, stiamo soffrendo e abbiamo subito le ultime batoste in campionato e coppa anche a livello mentale». Wenger concede appena cinque domande. «Ci aspetta una sfida fondamentale e dovremo batterci fino all’ultimo secondo per provare a passare il turno. Abbiamo un’opportunità per tirar fuori il carattere e riemergere, la sola cosa da fare è vincere. Sappiamo che è l’unico trofeo che possiamo sollevare e anche l’unico modo per salvare la stagione».
ARSÈNE WENGER