La Gazzetta dello Sport

Promessa Rispoli «Palermo, sono qui per riportarti in A»

●La retrocessi­one, i no alla cessione, la rinascita «Sabato abbiamo l’obbligo di battere il Frosinone»

- Nicola Binda

Lucio Battisti, quando cantava 29 settembre, raccontava la delusione per un tradimento. Andrea Rispoli è nato quel giorno e la sua grande delusione si chiama retrocessi­one, quella con il Palermo. Da allora in testa ha solo una cosa: ritornare in A. Ma dopo aver chiuso l’andata in vetta, ora la squadra rincorre.

Meglio correre o rincorrere?

«Conta la fine, non quello che succede prima. Noi dobbiamo solo andare in A. Eravamo primi e abbiamo perso punti per strada, ma è tutta da giocare».

Le tre sconfitte di fila di febbraio sono alle spalle?

«Sì, ci hanno fatto perdere un po’ di certezze, ma è acqua passata, siamo ripartiti».

Il 4-1 all’Ascoli del 27 febbraio, con un suo gol dopo quello ospite, è stata la svolta?

«Lo diremo più avanti, l’importante è trovare continuità e levarci le paure».

Il rinvio di Parma invece le ha impedito di tornare in uno stadio che conosce bene…

«Per me è un piacere tornare lì. Non è stata un’esperienza positiva, visti i guai della società. Ho fatto sei mesi senza essere pagato e a gennaio 2015 sono venuto a Palermo. C’erano dipendenti che non prendevano gli stipendi ed erano in grosse difficoltà, conservo questo brutto ricordo, un dramma».

Sabato invece c’è il big match con il Frosinone. Non può ancora essere decisivo, ma quanto potrebbe incidere?

«Tanto, abbiamo l’obbligo di giocare per vincere».

Con lo stadio pieno sarebbe meglio: come vede questa protesta dei tifosi verso Zamparini?

«Sta a noi invogliarl­i a tornare, ci manca il Barbera pieno».

In vetta ora c’è l’Empoli che vi ha battuto 4-0: giusto così?

«Sì, giocano molto bene, hanno un attacco fortissimo. Hanno qualcosa in più degli altri anche perché sono concreti».

Voi invece in attacco siete aggrappati a Nestorovsk­i.

«Fa la differenza e ha segnato 12 gol, quelli dell’Empoli sono a 35 gol in due, pazzesco».

Questo è il suo settimo campionato di B. E’ già stato promosso

DIFENSORE DEL PALERMO

in A con Brescia e Sampdoria, sempre attraverso i playoff. E se fosse così anche stavolta?

«Sono un punto interrogat­ivo, non vince sempre la più forte, serve anche la fortuna».

Due playoff vinti, entrambi con Iachini come tecnico. Che poi ha vinto la B anche a Palermo.

«E’ stato lui a volermi qui, gli sono molto riconoscen­te».

Ora tocca a Tedino, un debuttante, portare il Palermo in A.

«Si confronta molto con noi, ha creato subito un bel gruppo in cui tutti ci aiutiamo. E’ una persona equilibrat­a, siamo molto contenti di lui. Con il suo lavoro ci siamo rimessi in piedi».

La Serie B è migliorata o peggiorata in questi anni?

«E’ sempre lunga e faticosa, dispendios­a a livello fisico e mentale. La quantità prevale sulla qualità, però in alto ci sono squadre di ottimo livello».

Empoli, Frosinone, Palermo: vi giocate voi i primi due posti?

«Occhio a Bari e Parma, sono molto attrezzati: se trovano equilibrio possono entrare nei primi due. Le potenziali­tà le hanno e mancano tante gare».

E se il Cittadella frega tutti?

«Non è da sottovalut­are, dimostra con i fatti di avere un rendimento eccellente».

Sarà dura tornare in A per voi…

«Sì, ma è il sentimento più forte, dopo la retrocessi­one. La macchia è rimasta, ora ho la possibilit­à di rifarmi».

Contento di essere rimasto?

«Sì, perché voglio tornare in Serie A con il Palermo. Zamparini ha rifiutato offerte di club che mi volevano, ma lo ringrazio perché ha creduto in me».

Ad agosto Zamparini ha detto di no al Torino e a gennaio al Cagliari, e lei forse non c’è rimasto tanto bene…

«Sono contento per la sua fiducia. La vera delusione è stata la retrocessi­one, non restare a Palermo. Sono convinto l’anno scorso di aver fatto un buon campionato, malgrado la retrocessi­one, infatti ho avuto delle richieste dalla A».

E a Palermo ha trovato… Casa.

«Eh sì… La battuta ci sta... Nadine Casa, la mia fidanzata, è stato un motivo in più per legarmi a questa città: grazie a lei a fine carriera, ovunque sarò, resterò sempre legato a Palermo».

EMPOLI FORTE, MA OCCHIO A BARI E PARMA. E QUESTO CITTADELLA...

IL MIO SECONDO OBIETTIVO È IL RECORD DI GOL: NE MANCA SOLO UNO

ANDREA RISPOLI

Beh, lei ha 29 anni, c’è tempo… Prima, tra le altre cose, può anche battere il suo record di gol: 6 in A la stagione scorsa.

«Sì, vero, al futuro ci penserò più avanti, c’è ancora tempo... Ora devo tornare in A col Palermo. Punto. E il record di gol è il mio secondo obiettivo».

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Andrea Rispoli, 29 anni, gioca nel Palermo dal gennaio 2015 KULTA

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