La Gazzetta dello Sport

Favarin, Pisa tabù e Spalletti «Però Conte mi studiava...»

●L’allenatore del Gavorrano, gli amici doc e due incubi: «Gattuso e Inzaghi, che beffa»

- Nicolò Schira

«Sono tifoso del Pisa e sogno di allenarlo: la scorsa estate ci sono andato vicino, tre anni fa ho fatto la preparazio­ne e poi, col cambio societario, è arrivato Gattuso». In campo però niente sconti: «Li abbiamo bastonati» sorride Giancarlo Favarin, 4 punti tra andata e ritorno sulla panchina del Gavorrano contro la squadra della sua città.

RIMONTA Arrivato con la squadra ultima (0 punti in 7 gare), adesso la matricola maremmana (21 punti in 18 gare) con Favarin ci crede: «In 30 anni di carriera non sono mai retrocesso e, toccando ferro, punto a continuare la tradizione». Merito del d.s. Filippo Vetrini: «Mi ha convinto in tre minuti. Avevo visto alcune partite e non mi sembrava una squadra materasso». Dopo la vittoria sul Pisa, l’ha fatto rasare a zero come gli aveva promesso alla vigilia: «Spero che il Pisa vada in B, ma se non succede mi candido per l’anno prossimo». Salvezze ma non solo, anche tanti campionati vinti. L’ultimo a Venezia nel 2016, quando da subentrant­e vinse la D: «Una cavalcata pazzesca. Ero stato confermato in C, poi Tacopina ha preferito Inzaghi. Con i campioni del mondo sono sfortunato, prendono sempre il mio posto: spero siano finiti».

AMICI Non sono finiti di sicuro gli amici tra i suoi colleghi di alto livello. Da calciatore Favarin nella Cuoiopelli divideva la mediana con Luciano Spalletti: «Che anni quelli! E’ nata una bella amicizia. Lui ha fatto una grandissim­a carriera, diventando il migliore della Serie A, ma quando ci parli non lo fa pesare. Mi diverto a vederlo nelle interviste: buca lo schermo, ma è diverso da quando giocava. A quei tempi era più libertino: gli garbava dormire fino a tardi: che fatica farlo alzare presto (ride ndr). Ora invece è un martello». E poi Antonio Conte: «Nel 2010 venne per tre giorni con Colonnese a seguire i miei allenament­i alla Lucchese. Facevo un 3-4-3 molto aggressivo e gli piaceva molto. Mi ha invitato ad andare a trovarlo a Londra, ma non sono ancora riuscito ad andare».

POLEMICA Favarin è concentrat­o sull’impresa salvezza: «Se ce la facciamo vado a piedi in qualche santuario della zona». Ma ha un sassolino da levarsi: «Il caso Arezzo non va bene. Si sta esagerando con tutti questi rinvii che falsano il torneo. Se uno non paga e non mantiene gli impegni, non deve più giocare. Altrimenti compreremm­o tutti Maradona, troppo facile così. Serve rispetto per club come il Gavorrano che fanno tutto in regola».

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LAPRESSE Giancarlo Favarin, 59 anni, al Gavorrano dopo la 7a giornata

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