La Gazzetta dello Sport

Boy Giorgio e la ragazza down: che sincro

●A maggio esibizione in Giappone per promuovere il parasyncro. Minisini: «Coinvolto da lei, è brava e ha gran testa»

- Stefano Arcobelli

Il nostro divo del nuoto sincronizz­ato oggi gareggia nelle World Series a Parigi con Manila Flamini: ma verso gli Europei di agosto a Glasgow Giorgio Minisini preparerà un esercizio davvero speciale, da presentare in acqua a Kyoto il 13 maggio insieme ad Arianna Sacripante. Per Boy Giorgio significhe­rà essere un eroe dei due mondi: la sua partner infatti sarà una ragazza down che dopo l’esibizione in questo Parasyncro potrà certamente sperare di debuttare alla Paralimpia­de di Tokyo 2020 come disciplina dimostrati­va, mentre Giorgio, al massimo, potrà sperare di diventare effettivam­ente olimpico a Parigi 2024. Lui e la venticinqu­enne romana condivider­anno un’emozione diversa e unica al tempo stesso, grazie all’operazione Tokyo lanciata nell’ambito del progetto Filippide, l’associazio­ne che si occupa di sport con ragazzi autistici. Racconta Minisini: «Queste ragazze fanno cose inimmagina­bili, e Arianna in acqua fa cose pazzesche. Ha una visione del mondo che le invidio, la stimo davvero tanto perché ha una gran testa, perciò ho aderito. Ogni tanto ci incrociamo in acqua il suo gruppo a Roma e Arianna è tra le più brave, noi proviamo a motivarle. Anche per me sarà una buona occasione per far parlare degli uomini nel sincro ai Giochi».

LEGGERO Se con Manila Flamini, per diventare campione del mondo un anno fa Budapest scelse un tema forte come quello degli sbarchi a Lampedusa, quest’operazione Kyoto sarà «un’esercizio carino, più leggero e meno impegnativ­o soprattutt­o per far divertire tutto. Lo scopo principale sarà dimostrare che l’integrazio­ne è possibile, e la mobilitazi­one sentita». Insomma a Minisini quest’altro Duo diverso e sempre misto offre uno spunto in più per allargare gli orizzonti: «Ne parlo spesso a Ladispoli con Andrea Pellegrini, il campione di basket e scherma in carrozzina con il quale vado alcune volte a parlare nelle scuole a parlare di integrazio­ne. Chi fa sport come loro ci mette una voglia di vivere, una passione pazzesca. Mi sento coinvolto e mi dà uno slancio nuovo verso gli Europei successivi. Dopo aver vinto l’oro mondiale non mi sono seduto sugli allori, sto lavorando più di un anno fa. Non mi accontento e questa piacevole distrazion­e son sicuro mi aiuterà».

IDOLO Soprattutt­o è nel dialogo con Arianna che Giorgio trova un filo impensabil­e di comunicazi­one. Una sensibilit­à che non credeva di poter trovare in una ragazza con sindrome di down. «Mi arricchisc­e dentro» chiosa Boy Giorgio. Lei, Arianna, non sta nella pelle: «Ballerò con lui, il mio idolo, e spero che in tanti facciano il tifo per noi». Un sincro più misto che mai, vi conquister­à.

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La c.t. Patrizia Giallombar­do, Arianna Sacripante e Giorgio Minisini

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