La Gazzetta dello Sport

JUVENTUS 2018 L’EURO REGINA DEI CAMPIONATI

Soltanto vittorie e porta chiusa in A Nessuno fa meglio ●Da gennaio bianconeri perfetti in Italia: 7 successi e zero gol presi, staccate le altre big continenta­li Ora Allegri prepara in due mosse lo scacco al Napoli: contro Udinese e Atalanta può sorpass

- Filippo Conticello @filippocon­t

Quei quattro minuti del ritorno, da sommare ai nove iniziali dell’andata, sono bastati per garantirsi uno degli inviti al tavolo: la Juve può sedere ancora nel suo posto naturale, nel banchetto d’onore in Europa. Oltre alla solita strenua difesa, è stata necessaria una doppia fiammata contro il Tottenham: due gol nei nove minuti di avvio per indirizzar­e la prima sfida all’Allianz, due tra il 64’ e il 67’ per scuotere la seconda a Wembley. Ora sono rilanciate con forza le ambizioni europee di Allegri anche perché nessuno sta vivendo un anno solare su queste altezze. Nel 2018 100% di vittorie in campionato, zero gol subiti, un dominio frustrante per gli avversari. Con Madama, infatti, lo champagne quasi sempre resta in frigo, eppure, in un modo o nell’altro, è sempre lei a fare festa. Statistich­e alla mano, è la migliore squadra di tutti i top campionati per risultati messi in tasca. Eccolo il quadro alla vigilia dei 4 giorni fatali in cui i bianconeri possono completare la lunga rincorsa sul Napoli: vincendo domani contro l’Udinese e ripetendos­i mercoledì nel recupero contro l’Atalanta, Allegri può riprenders­i con certezza pure la vetta in campionato, dopo la finale di Coppa Italia e i quarti di Champions. Certe vecchie abitudini della casa non sono smarrite.

PORTA SBARRATA Il filotto di vittorie domestiche (Cagliari, Genoa, Chievo, Sassuolo, Fiorentina, Torino, Lazio) è servito per preparare l’impresa londinese, anche se le due partite contro il Tottenham avrebbero un po’ sporcato la medie: in due partite contro Pochettino, la Juve ha subito tre gol. Sensazione a cui non era più abituata in Serie A: qui il vecchio muro è stato eretto sia per la rinnovata applicazio­ne dei difensori sia perché con Matuidi la coperta nella mediana a 3 è molto più calda. L’ultimo gol preso in Italia è stato fuoco amico: il destro dell’amato ex Caceres a Verona. Era l’ultima gara dell’anno passato, poi è iniziato il 2018 e la legge bianconera si è fatta inesorabil­e: su sette partite di-

sputate – due all’Allianz e cinque lontano da Torino – sette vittorie. Nessuna delle altre big che comandano in patria ha lo stesso ritmo: il Barcellona ha rallentato con tre pareggi su dieci partite; più continuo il Bayern con un pari su otto. A macchiare la tirannia di Guardiola, l’1-1 a Burnley e il k.o. contro il Liverpool; il Paris Saint Germain, monarca assoluto in Ligue 1, è capitolato col Lione. Ulteriore conferma alla voce «gol subiti»: in questa compagnia, sono i parigini ad averne subiti di meno (quattro). Meglio dei sei catalani, dei sette bavaresi e degli otto del City. In ogni caso, se tutte le migliori difese europee vengono perforate prima o poi, il fortino protetto da Chiellini-Benatia mai.

BIONICA Certo, l’argenteria della Signora luccica, ma qualche piccola macchia esiste pure: incrociand­o i dati, ecco la conferma della tendenza bianconera a speculare un po’ troppo sul risultato. La Juve tira molto meno delle altre superrival­i: 31 volte nelle sette partite di campionato 2018, niente di comparabil­e con la potenza di fuoco del City che ha centrato la porta 56 volte (con una gara in più). La percentual­e realizzati­va, invece, è stabile tra tutti i primi in classifica: un tiro su quattro circa finisce sempre in rete. In ogni caso, non è necessario spingersi oltre confine per trovare chi possa competere con questa Juve di granito: nel 2018 un Milan robusto ne ha vinte sei e pareggiata una. E anche nelle stats difensive, i rossoneri si arrampican­o in alto: appena tre gol subiti. Meglio dei quattro presi dall’Atletico del Cholo, meglio di tutti gli umani del Continente. Peggio solo della Juve che, almeno in patria, sembra bionica.

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La festa dei giocatori della Juve all’Allianz: dei sette successi bianconeri in campionato in questo 2018, solo due sono arrivati in casa GETTY
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Massimilia­no Allegri, 50 anni
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