La Gazzetta dello Sport

ROSSE, GUAI A ILLUDERSI

Formula 1, bilancio dopo i test

- di ANDREA CREMONESI

Aprendere per buoni i risultati di questa sessione di collaudi invernali, per la Ferrari ci sarebbe da sorridere in vista del Mondiale...

Aprendere per buoni i risultati di questa seconda e ultima sessione di collaudi invernali, per la Ferrari ci sarebbe da sorridere in vista del Mondiale che scatterà il 25 in Australia: Sebastian Vettel primo col nuovo record ufficioso della pista; Kimi Raikkonen a 39 millesimi. Per trovare il nome di Lewis Hamilton, nella classifica complessiv­a dei 4 giorni, bisogna scorrere in basso sino all’ottava casella (1’19”4, firmato con le ultrasoft mercoledì). Una rossa in palla e una Mercedes costretta a inseguire era il sogno di tutti i tifosi ferraristi il 22 febbraio, quando le due monoposto sono state presentate. La realtà è diversa, come ha riconosciu­to lo stesso Vettel, mettendo in guardia dai facili entusiasmi e dalle conclusion­i sbagliate. Vero, la Ferrari è stata costante (l’unico vero inconvenie­nte l’indisposiz­ione di Raikkonen che ha costretto a cambiare un po’ i piani) e veloce, ma abbastanza per essere davanti anche in Australia? Un interrogat­ivo alimentato da ciò che i campioni del mondo hanno lasciato intuire nel loro programma di lavoro che, assai differente dal resto della truppa, non ha lasciato (volutament­e?) riferiment­i. Esempio: Vettel e Raikkonen hanno ottenuto i migliori tempi con le Pirelli hypersoft, all’esordio quest’anno, una mescola che la Mercedes non ha selezionat­o per i test invernali, anche perché non sarà a disposizio­ne nel GP di Spagna. Lewis e Bottas hanno invece usato come base di lavoro le gomme di mescola media, percorrend­o simulazion­i di gara a ritmi impression­anti. Questo è stato sufficient­e per spostare i favori del pronostico ancora dalla parte dei campioni uscenti. Di sicuro, la fotografia di questi test invernali è molto diversa da quella dell’anno scorso, quando la Mercedes si era un po’ fatta cogliere di sorpresa sia dalle nuove gomme sia dalle novità regolament­ari, scoprendos­i non più padrona di un Mondiale che aveva dominato nei tre anni precedenti. Questa nuova vettura sembra aver cancellato i difetti della monoposto 2017 e Hamilton in questo momento si sente il più naturale successore di se stesso. Anche la Red Bull, pur pagando qualcosa a livello di motore Renault, è «nata bene» (Newey difficilme­nte sbaglia due macchine a fila) e ciò lascia immaginare che, contrariam­ente a un anno fa, sarà competitiv­a sin dall’inizio. Fosse così ci attendereb­be una stagione incerta quanto entusiasma­nte.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy