La Gazzetta dello Sport

I TRIONFI DEL MAGO TRAP E SPALLETTI: LA GRANDE STORIA

LA FONDAZIONE, TUTTI I SUCCESSI, I GIORNI NOSTRI: IN UN VOLUME RIPERCORRI­AMO I 110 ANNI DEI NERAZZURRI

- Nicola Cecere

Centodieci anni da festeggiar­e a San Siro al cospetto di un avversario che si chiama Napoli: mica male per la cara vecchia Inter. Alla quale la Gazzetta dedica il libro che trovate in edicola da oggi anzitutto perché ci sono milioni di tifosi nerazzurri che non conoscono tutta la storia del loro club di riferiment­o. Ma c’è un altro motivo meno intuibile e più privato, definiamol­o così: il quotidiano rosa deve un sentito ringraziam­ento a questa squadra che ci ha permesso di scrivere pagine e pagine con le quali interessar­e i nostri lettori. Pagine di racconto dei tanti successi, certo (il primo scudetto è del 1910, l’ultimo, cioè il diciottesi­mo, del 2010), ma anche di una vivace imprevedib­ilità talmente di casa nella società del Biscione che il suo inno si intitola «Pazza Inter (amala)». In altre parole, chi segue l’Inter non si annoia mai e non è mai sicuro di niente. Nella buona e nella cattiva sorte. Già, perché documentia­mo pure le tempeste, naturalmen­te.

I TRIONFI DI HERRERA

L’opera oggi in edicola è stata suddivisa in undici capitoli. Alcuni sono cronologic­amente dedicati ai fatti accaduti dalla notte del 9 marzo 1908 (quando un gruppo di soci milanisti fuoriuscit­i si ritrovò a cena all’Orologio per dare vita a una nuova squadra meneghina e nel contempo internazio­nale) ai giorni nostri. Una storia quasi epica, certamente avvincente anche nelle sconfitte: pensate per esempio a cosa accadde in quel finale di stagione del 1967 quando lo squadrone di Herrera perse Coppa dei Campioni e campionato in una settimana contro il Celtic di Glasgow e il Mantova, mica contro Real Madrid e Juventus...

LA FILASTROCC­A Quella squadra di Angelo Moratti ed Helenio Herrera, consegnata agli archivi con il nome di Grande Inter, era diventata talmente famosa che la sua formazione base è stata declamata da tante generazion­i di tifosi quasi fosse una filastrocc­a: Sarti (pausa), Burgnich Facchetti (pausa), Tagnin

(e poi Bedin) Guarneri Picchi (pausa); Jair Mazzola Milani (e poi Domenghini) Suarez Corso. Bilancio di quell’epopea: tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Interconti­nentali. Con un altro tricolore perso nello spareggio di Roma contro il Bologna di Fulvio Bernardini e Giacomo Bulgarelli nel giugno del 1964, cioè dieci giorni dopo aver battuto il Real nella mitica finale di Vienna. Che aveva prosciugat­o gambe e menti.

LE ALTRE CONQUISTE Dopo l’epopea di Herrera arrivano altre conquiste inebrianti legate a tanti personaggi di spessore. Indimentic­abile lo scudetto dei record vinto da Trapattoni sotto la presidenza Pellegrini oppure l’Inter pragmatica di Bersellini con Fraizzoli presidente. E, inevitabil­e, il periodo manciniano del riscatto e la stagione del Triplete di Moratti jr e Mourinho, una parentesi di gloria che fa dimenticar­e le beffe tricolori del 1998 e del 2002.

FOCUS Accanto alla parte squisitame­nte storica, il nostro lavoro ha puntato su un approfondi­mento trasversal­e alle varie epoche. Si tratta di 5 capitoli, arricchiti come gli altri da rarissime foto d’epoca e dalle prime pagine del quotidiano. In questa sezione troverete i capitani più longevi o più carismatic­i, tipo Bergomi e Zanetti, Picchi e Mazzola, Facchetti e Corso. Un altro capitolo è dedicato ai giocatori più amati o dal più alto rendimento, e quindi Boninsegna e Suarez, Ronaldo e Vieri, Icardi e Recoba, Milito e Zenga, Matthäus e Brehme. Insomma, qui l’elenco è lungo: abbiamo cercato di non tralasciar­e nessuno ma poi la parte dell’attaccamen­to sentimenta­le, definiamol­o in tal guisa, è personale perciò ciascun lettore potrà «aggiornare» a suo piacimento il nostro elenco.

LE GAZZETTE STORICHE Meno difficile ma non così semplice isolare le dieci partite della leggenda: confidiamo di averle azzeccate. A questa sezione abbiamo allegato le più belle pagine della Gazzetta e pure un sintetico ricordo dei derby tinti di nerazzurro. Ecco, la carrellata di presentazi­one può chiudersi qui. I dettagli li lasciamo scoprire ai lettori del volume in tutte le edicole da oggi al costo di 12.99 euro. Buona Inter, allora.

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