Reina dopo Strinic: il ritorno del «parametro zero»
●Nell’era-Berlusconi con questa formula presi campioni e flop, da Cafu a Traoré Il prossimo? Occhio a Ki dello Swansea
Sono tornati. Sembravano un simbolo del passato, un fantasma del Milan berlusconiano, un’abitudine superata. Invece, alla fine dell’inverno, rieccoli: i parametri zero. Il Milan ha cominciato così il suo mercato 2018, con due acquisti senza aprire il portafoglio: Strinic e Reina. Niente di più lontano rispetto all’estate 2017, quella degli assegni staccati in sequenza, uno dopo l’altro, anche con cifre importanti. Il d.s. Mirabelli giovedì sera ha confermato i piani: «Abbiamo avvisato il Napoli perché vogliamo sentire l’agente di Reina per vedere se ci possono essere le condizioni per portarlo con noi». In realtà, si può andare oltre: a meno di grosse sorprese, Strinic e Reina saranno al prossimo raduno del Milan.
SORRISI... I «parametri zero», cioè i giocatori presi a fine contratto, senza la necessità di pagare il club proprietario del cartellino, sono stati un must di Adriano Galliani, che ha anticipato una tendenza. Con quella formula, il Milan ha preso giocatori forti e giocatori mediocri, firmato grandi rinforzi e puntato su calciatori a fine corsa. Quasi nessuno li ricorda tutti, ma un riassunto si può fare. Categoria «affari»: su tutti, Marcos Cafu. Il Milan lo prese a fine contratto con la Roma, il Pendolino aveva 33 anni ma non era un ferro vecchio. A Milano vinse praticamente tutto: un campionato, una Champions, un Mondiale per club. E anche a 37 anni masticava la gomma come i ragazzini. Categoria «miti»: Rivaldo, perché nel 2002 Berlusconi si rinforzò addirittura con un Pallone d’oro-parametro zero. Per coerenza con i paradossi, Rivaldo al Milan vinse una Champions senza entrare in finale, nemmeno per calciare un rigore. Categoria «capitani»: Riccardo Montolivo. Con polemica con la Fiorentina. Categoria «sottovalutati»: Jon Dahl Tomasson. Al di là del gol rubato a Inzaghi nella Champions 2003, giocatore molto utile. Categoria «sorprese»: Jeremy Menez. Una grande stagione, poi il crollo.
... E FACCE TRISTI Tra i parametri zero da zero gioie... o quasi, il capofila è Edgar Davids. Al Milan arrivò da potenziale campione, il problema per Berlusconi e Galliani è che lo diventò altrove. Categoria «misteri»: Bakaye Traoré. Sette partite in A. Categoria «troppo tardi»: Essien. Gran giocatore altrove, delusione al Milan. Categoria «alti e bassi»: Keisuke Honda. Momenti da giocatore di riferimento, ma un finale ingeneroso. Sì, ma adesso? Il Milan in estate non farà un’altra rivoluzione. Spenderà per i suoi acquisti principali ma resterà vigile sui parametri zero. La lista dei giocatori a scadenza con il loro club è lunga - tra loro un vecchio obiettivo come Badelj e un giocatore inarrivabile come Emre Can - ma il più probabile come rinforzo rossonero resta un coreano d’Inghilterra: Ki Sung-Yeung, centrocampista dello Swansea.