Un diuretico stoppa Joao Pedro Ora rischia due anni
●Due controlli «incriminati» per il brasiliano del Cagliari
Il rischio è che ora si debba dire ciao Pedro. Perché il brasiliano Joao Pedro – 26 anni compiuti proprio ieri, centrocampista offensivo, una carriera dignitosa alle spalle, ormai da quattro campionati un’esistenza felice e serena a Cagliari, almeno fino al pestone rifilato a Chiesa – è stato fermato da un controllo antidoping.
COPRENTE? Nel suo caso, non c’è mistero né sulla positività né sulla sostanza: le sue urine, sottoposte due volte in una settimana ai controlli di Nado Italia, contenevano tracce di idroclorotiazide, un diuretico che frequentemente si prescrive per combattere l’ipertensione, proibito dall’antidoping per il suo potenziale coprente: aumentando il volume delle urine, infatti, diminuisce la concentrazione di altre sostanze. Il giocatore è stato immediatamente sospeso dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping. Il caso di Joao Pedro è doppio: positivo al controllo dell’11 febbraio (Sassuolo-Cagliari) e a quello di sei giorni dopo (Chievo-Cagliari): due casi in una settimana però potrebbero anche essere frutto di una sola assunzione. Il brasiliano adesso dovrà decidere se chiedere le controanalisi (entro tre giorni dalla notifica), rischiando in caso di colpevolezza di subire una squalifica di due anni (trattandosi di sostanza cosiddetta «specificata»), o attendere il deferimento e subire il successivo processo, che, nel caso, dovrà anche stabilire se l’uso del diuretico sia stato intenzionale.
IN FLESSIONE Brasiliano atipico, pochi fronzoli e poche chiacchiere. Una vita felice con una moglie siciliana conosciuta nella stagione a Palermo e una figlia di un anno e mezzo. Pochi vizi, nessuna cattiva abitudine (almeno apparentemente), molta fede: di recente Joao Pedro si è avvicinato agli Atleti di Cristo, movimento di cui fa parte il compagno e connazionale Castan. La stagione, finora, è trascorsa tra pochi alti e molti bassi. La maxi squalifica subita per il pestone rifilato a Chiesa nel match con la Fiorentina, ultima gara del 2017, lo ha in verità un po’ destabilizzato. Da allora, Joao Pedro e il Cagliari ne hanno azzeccate poche: una vittoria (con la Spal), due pari e 4 sconfitte il ruolino di marcia della squadra nel 2018. Per il brasiliano, dopo aver scontato la squalifica, una striminzita sufficienza in quattro apparizioni. Complice, probabilmente, anche la sua collocazione da mezzala, ruolo in cui soffre.
ATTESA In società, ieri, sono rimasti tutti sbigottiti. Il Cagliari attende gli sviluppi e prova a tutelare il ragazzo: «Il Cagliari calcio – dice una nota –, appresa con stupore la notizia, auspica che venga fatta quanto prima chiarezza, ponendosi a totale disposizione delle autorità preposte per la pronta risoluzione della questione». La società, conclude la nota, «ha assoluta fiducia nella buona fede e correttezza del calciatore». Che è stato sospeso in via cautelare. I precedenti per la stessa sostanza non sono confortanti: due giocatori del River Plate, Lucas Martínez Quarta e Camilo Mayada, squalificati nel 2017 sette mesi, e la cinese Zixuan Liu, argento mondiale della 4x200 stile a Budapest, fermata per due anni.
IL MEDICINALE L’idroclorotiazide si prescrive per l’ipertensione: proibita perché ritenuta sostanza coprente