Emery-Psg ai saluti «Il mio futuro? Conta il presente»

Da una parte un tecnico che guarda al presente. Sapendo di non aver futuro. Dall’altra parte, della Manica, invece un altro allenatore guarda al futuro senza commentare il presente. È lo strano intreccio tra Emery e Pochettino. Il primo agli sgoccioli. Il secondo indicato come possibile successore del basco. Di sicuro, da giugno sulla panchina del Psg ci sarà un nuovo tecnico. E quello del Tottenham piace al d.s. parigino, dove però cresce il partito per un Ancelotti bis.

VOCI Nel frattempo, Emery fa i conti con l’ennesimo flop. Incontestabile visto che era stato ingaggiato per permettere al club dell’emiro del Qatar di puntare al trionfo in Champions. Con il basco, il Psg è regredito, uscendo due volte di fila agli ottavi, quando prima si era arenato per quattro stagioni consecutive, ma ai quarti. E lo scorso anno era sfumato pure lo scudetto. Troppo per rimanere in sella, come ormai ammette indirettamente lo spagnolo: «Il mio futuro è il presente. Il progetto è solido, ma le persone che lo compongono possono cambiare». Un «adieu» appena velato. Per questo da Londra parla Pochettino facendo il vago: «Non ho nulla da dire sulle voci, ce ne sono tante nel calcio».

OBBLIGO Ieri un sondaggio del sito dell’Equipe indicava però Simeone come candidato preferito dai lettori. Ma l’argentino è sotto contratto con l’Atletico fino al 2020. Alle sue spalle Ancelotti che invece è sul mercato. E sostenuto dai media francesi che vedono nell’italiano il tecnico ideale per riportare ordine in spogliatoio e rilanciare con coerenza il progetto sportivo. Il nome piace anche ai piani alti, ma per ora di certo c’è solo la gara col Metz. Vittoria d’obbligo con tro l’ultimo in classifica, senza Cavani squalificato. Il Nantes di Ranieri ospita il Troyes. Domani il Nizza va a Guingamp senza Balotelli k.o..