La Gazzetta dello Sport

Palermo-Frosinone, passa la A

●Confronto tra due grandi oggi al Barbera: reparto per reparto, i duelli ai raggi X

- A CURA di GAETANO IMPARATO

POMINI

La chioccia di Posavec alla fine si fa preferire per esperienza e sicurezza ARIAUDO Perno di difesa scende in campo dopo la morte dell’amico Astori RISPOLI Sulla sua fascia spesso i rosanero han costruito le vittorie più importanti CHIBSAH Tornato dopo la A col suo verticaliz­zare e pressing ha sistemato la mediana NESTOROVSK­I Il macedone guida l’attacco che si è sbloccato dopo la crisi di inzio anno DIONISI Torna nella grande sfida dopo essere rimasto in panchina con il Novara

Tedino è il meno battuto Ariaudo, ricordo Astori

Il Palermo ha la miglior difesa di B, ma in casa non ha lo stesso trend (13 gol subiti al Barbera, in 4 hanno fatto meglio). Arriva alla sfida incerottat­o: Struna centrale, Bellusci a destra, a sinsitra Szyminski che non scoppia di salute: Rajkovic è infortunat­o e Cionek - tra gli artefici del reparto blindato - da gennaio è alla Spal. Entrambe difendono a 3 ed entrambe vivono il valzer dei portieri: Tedino schiera Pomini al posto di Posavec da tre turni, per puntare sull’esperienza e non correre i rischi pagati a caro prezzo con Empoli e Foggia. Anche Longo ha cambiato, ma se Vigorito sarà titolare oggi (Bardi sembra in lieve vantaggio) è per meriti acquisiti sul campo dopo il rigore parato all’Ascoli e prove da applauso come a Cremona sfruttando un problema muscolare del collega. Per Longo un rientro importante: Terranova, che riporta in panchina Krajnc.

CIOCIARI GUARITI La retroguard­ia era l’osservato speciale degli ultimi incontri, visto come in due gare - prima del ko.o. al Novara - aveva incassato ben 5 gol con un solo punto (1-3 col Perugia e a Cremona 2-2). L’anomalia della gara con gli umbri (in 10 tutta la ripresa) influisce su dato e giudizi, ma sarà intrigante vedere come respingerà gli assalti siciliani. Gara con la morte nel cuore per Ariaudo: «Ho un rapporto particolar­e, intenso, fraterno con Ariaudo» disse Astori anni fa: quattro campionati insieme, a Cagliari e poi questa tragedia, non si scordano in un amen... Il Frosinone è guarito dal virus dei gol subiti da calci piazzati, il Palermo deve capire qual è l’assetto senza Cionek.

E’ il momento di Gnahoré Longo prepara sorprese

E’la zona del campo dove possono esserci novità. La mediana di Tedino ha salutato Coronado versione centrocamp­ista-fantasista che, armi e bagagli, è tornato a ridosso delle punte dopo un consulto tra... specialist­i (il tecnico e il patron Zamparini). Si giocano una maglia in tre: Jajalo con l’Ascoli ha giocato da centrale ed ha brillato, se rientra Chochev sarà altra storia, il favorito sembra Gnahoré. C’è da fare attenzione a cosa si inventerà Longo, che ha ammesso di essere sfiorato dalla voglia di cambiare qualcosa al suo 3-4-1-2: un attaccante in meno? Una mediana rinfoltita per aspettare e ripartire, con solo Dionisi e Ciofani in avanti.

EQUILIBRI A Cremona l’idea fu un 3-5-2 inedito (Kone-Chibsah-Maiello in mezzo) lasciando in panca Ciano e Ciofani. Si replica? Di sicuro torna Dionisi, forse resta fuori Ciano. Il centrocamp­o è la zona dove il bravo Longo ha dovuto lavorare più che altrove: dopo aver riportato Matteo Ciofani sulla destra (ripagato alla grande) per sistemare la fase difensiva flebile d’un reparto che nel torneo scorso costò a Marino salto in A e playoff, Chibsah, rubapallon­i-verticaliz­zatore, ha sistemato molte cose. Il Palermo? Ha problemi soprattutt­o sui lati: Rispoli ha strappato applausi nella ripresa con l’Ascoli, con Beghetto è destinato a giocare una sfida che può decidere il match. Sul lato opposto Tedino non ha Aleesami (infortunat­o) e oscilla dall’arrischiar­e Rolando e non Murawski.

Nestorovsk­i contro tutti Dionisi pronto al rientro

L’anemia del Palermo contro i bomber del Frosinone (52 gol), secondi solo all’Empoli mentre i siciliani invidiano persino il fanalino Ternana (42 gol gli umbri, 37 i rosanero). Se Longo va sul classico (Ciano, più Dionisi e Daniel Ciofani) spalmerà sulle zolle del Barbera l’attacco da 30 gol in 3. La squadra di Tedino, invece, per un bel po’ s’è bloccata dopo panettoni e feste: solo 3 gol dopo la sosta (in 6 gare), poi la scorpaccia­ta con l’Ascoli nell’ultimo turno, ma dopo lo 0-1 e un primo tempo da schiaffi. Finì 4-1, due saette di Rispoli, un gol di Coronado in slalom gigante con tiro ad effetto più una punizione da sogno di Nestorovsk­i.

CIANO E CORONADO E’ guarito il reparto artiglieri di Tedino? Ci si aspettava la risposta a Parma, il test vero è oggi. Coronado dietro le punte, libero di svariare alle spalle di La Gumina e capitan Nestorovsk­i, alleggerit­o da obblighi di posizione e d’area delegati al biondino di Palermo. Per nulla scontato invece l’attacco di Longo: col Novara ha lasciato in panchina Dionisi inserendo Citro («Scelta tattica, l’ho visto meglio di altri, giusto abbia spazio») ed è stato ripagato dal gol dell’ex attaccante del Trapani (sfiorò la A segnando nella finale col Pescara su assist di Coronado) con la rete decisiva. Gol pesantissi­mo, dopo l’errore dal dischetto di Daniele Ciofani. Ma la sfida nella sfida è tra Coronado e Ciano: assist, punizioni radiocoman­date e gol mai banali. In pratica, giocano in fotocopia. Il brasiliano contro lo scugnizzo di Marcianise: comunque finirà, sarà spettacolo.

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