Sassotetto, si arriva in salita Nibali e Aru si scaldano

●Ieri lo Squalo ha ceduto 6” a Froome («Non male»), Fabio 14”: «Ci aspetta un finale più adatto a me»

FOLIGNO 272 m

San Ginesio Colmurano 638 m 414 m

Le Grazie Cessapalombo 218 m

444 m

Valico di Cofiorito 760 m SARNANO SASSOTETTO 1335m

Gualdo 651 m

«Sto meglio di quanto immaginassi». Vincenzo Nibali, subito dopo il traguardo (ha perso 6” da Uran, Landa, Bardet, Jungels e Froome), non sembra neanche affaticato più di tanto. «Mi mancava un po’ questo tipo di sforzo. Era un arrivo molto esplosivo e ho pagato qualcosa, però sto meglio del previsto». Quasi impossibile recuperare oggi oltre 40” a gente come Thomas, Froome e Kwiatkowski, però lo Squalo non si dà per vinto. «Il nostro uomo di classifica è Pozzovivo (ha il suo stesso ritardo, ndr) però io parto con l’idea di stare lì». Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Aru, che da Nibali ha perso 8”: «Sono i primi sforzi dell’anno su una salita così esplosiva. Ho pagato qualcosa ma non mi preoccupo. Nel passaggio precedente mi sono agganciato con un altro corridore e ho messo piede a terra. Rientrare è stato uno sforzo supplementare. La prossima comunque sarà una tappa diversa, un arrivo su una salita lunga più adatto a me». Oggi sarà battaglia sul Sassotetto, la salita regina dei monti Sibillini. Siamo in provincia di Macerata, su una salita affrontata quattro volte dal grande ciclismo ma mai traguardo di tappa. Nel 1987 e nel 1990 ci passò il Giro: transitarono in testa Roberto Conti e Phil Anderson. Nel 2009 e nel 2011 ci è passata la Tirreno, con Egoi Martinez e Davide Malacarne davanti a tutti. Da affrontare, in una frazione di 219 km, 11,750 km di ascesa con un dislivello di 839 metri a una pendenza media del 7,1% e una massima del 13. Lo striscione è a 1.335 metri di quota. Favoriti? Gli Sky ovviamente, poi il francese Bardet, lo spagnolo Landa e il britannico Adam Yates. Gli italiani? Formolo, Nibali, Pozzovivo e Aru. Ma attenti alle fughe. Meteo: all’arrivo sole e 8 gradi.