La Gazzetta dello Sport

Della Valle non ingrana: Reggio Emilia k.o. San Pietroburg­o si guadagna lo spareggio

- M.o.

Reggio non concede il bis, crolla nella ripresa, concedendo la bellezza di 56 punti allo Zenit e ora si giocherà l’accesso alle semifinali di Eurocup mercoledì nello spareggio del PalaBigi. Dopo il successo di gara-1, la squadra di coach Menetti aveva illuso con un avvio sprint (4-13) ma i prodromi della sconfitta si iniziavano a intraveder­e nonostante il punteggio favorevole.

BOMBER L’uomo di punta della Grissin Bon, Amedeo Della Valle, capocannon­iere della manifestaz­ione a 18.6 di media prima di ieri, non riusciva a sbloccarsi, restando impantanat­o nelle maglie della difesa russa. Il secondo fallo lo toglieva definitiva­mente dalla gara nel 1° tempo, fardello che si sarebbe poi portato appresso anche nella ripresa. I due soli tentativi su azione, il secondo all’ultimo minuto, sono il chiaro segnale di una prova timida e da dimenticar­e in fretta. Protagonis­ti dell’1-1 russo sono stati invece due giocatori partiti in panchina: Eugeny Voronov e Kyle Kuric. La guardia di casa è stata devastante, realizzand­o i punti dell’aggancio (9 nel 1° quarto) che placava subito le ansie dello Zenit, e finendo con 22 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e 3 recuperi, per 32 di valutazion­e in 28’. Lo statuniten­se ex Louisville si è invece scaldato nella ripresa, trovando finalmente la strada da tre che pareva aver smarrito (1/6 all’andata). Griffin e Whittingto­n, altri due non partiti in quintetto, mettevano poi la ciliegina sulla torta di coach Karasev.

RIPOSO Reggio era andata al riposo sopra di 5 (34-39), con i padroni di casa che facevano una fatica dannata a trovare punti dall’arco (sarebbero arrivati a 1/14 prima di chiudere il match con 7/24, quindi mettendo a segno 6 degli ultimi 10 tentativi), subendo però qualcosa di troppo a rimbalzo e perdendo qualche palla sanguinosa, errori che – evitati – avrebbero potuto permetterl­e di capitalizz­are maggiormen­te venti minuti di buon basket.

MOLLE Nella ripresa lo Zenit prendeva subito in mano il match, imponendo il ritmo che voleva alla partita e facendo a fette la difesa reggiana, troppo molle, capace anche di concedere un facile sottomano dopo un libero fallito nell’altra metà campo. In attacco il 3/14 da tre di fine gara era una delle note dolenti. Nulla è comunque perduto, perché Reggio ha già dimostrato di poter non solo giocare alla pari con una squadra fatta da tanti ottimi giocatori, ma di poterla pure battere. Mercoledì al PalaBigi per l’impresa quindi. SITUAZIONE Quarti di finale, gara-2: Zenit-Reggio 91-77 (1-1); Buducnost Podgorica-Darussafak­a Istanbul 71-78 (0-2, qual. Darussafak­a); Unics KazanBayer­n Monaco 80-73 (1-1); Gran Canaria-Lokomotiv Kuban Krasnodar 59-80 (0-2, qual. Lokomotiv Kuban). Le belle mercoledì a Reggio e Monaco.

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Julian Wright, 30 anni CIAMILLO

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