La Gazzetta dello Sport

GIOCHI 2026 A TORINO ANCHE GRILLO DICE SÌ

● La candidatur­a di Torino «una grande occasione»: così il Movimento rassicura e si prepara all’incarico

- di GIORGIO DELL’ARTI gda@vespina.com

Non è passata inosservat­a la presa di posizione di Beppe Grillo a favore della candidatur­a di Torino per l’Olimpiade invernale del 2026. «Sono una grande occasione per la città e per il Movimento. Dimostrere­mo di saperle fare a zero debiti e in modo sostenibil­e», ha detto a sorpresa venerdì sera in collegamen­to telefonico con Chiara Appendino, durante un’assemblea di attivisti Cinquestel­le nel capoluogo piemontese. «Non possiamo perdere l’opportunit­à di dimostrare che il Movimento sa raccoglier­e le sfide e provare a gestire cose complicate», ha aggiunto. 1

Ma come? Ricordo che lo stesso Grillo si oppose alla candidatur­a di Roma all’Olimpiade 2024… Infatti immediate sono arrivare le polemiche e le

battute sarcastich­e da parte degli oppositori. Per esempio il dem Roberto Giachetti ha twittato: «Grillo, dopo il no per Roma, dice che le Olimpiadi a Torino nel 2026 sono una grande opportunit­à. Cari romani che li avete votati fatevi qualche domanda e datevi qualche risposta su come vi consideran­o». In realtà la mossa di Grillo ha una logica politica piuttosto chiara, soprattutt­o all’indomani del risultato del M5S alle elezioni. Ovvero, dimostrare che il no di Roma aveva un senso ben preciso e non era dovuto solo a un atteggiame­nto pauperista e contrario allo sviluppo.

2 Cioè?

A Torino siamo in una fase preliminar­e, di manifestaz­ione di interesse, e si possono ancora dettare le regole. Mentre, stando al ragionamen­to del M5S, Virginia Raggi arrivò in Campidogli­o a cose già fatte e in fase di proposta avanzata. «È da irresponsa­bili dire di sì a questa candidatur­a delle Olimpiadi, non vogliamo colate di cemento sulla città», si giustificò la prima cittadina di Roma nel settembre 2016. «Le Olimpiadi sarebbero un affare per i costruttor­i. La mia valutazion­e è che queste Olimpiadi non siano sostenibil­i dal punto di vista economico. Non ci servono altre cattedrali nel deserto», disse la Raggi, citando i casi di Amburgo, Madrid e Boston. A Torino, invece, le infrastrut­ture ci sono già e la Appendino avrebbe ampi margini di tempo per trattare e organizzar­e.

3

E nel M5S sono tutti d’accordo?

No, in consiglio comunale a Torino almeno quattro consiglier­i si erano già detti contrari all’Olimpiade. In più ricordo che proprio i Cinquestel­le hanno più volte e con forza denunciato il buco nel bilancio del Comune che avrebbero lasciato i Giochi torinesi di vent’anni fa. Eppure, quasi a supporto della posizione di Grillo, due giorni fa la Camera di Commercio di Torino ha presentato il suo studio di prefattibi­lità sulla nuova manifestaz­ione, in cui si ipotizza un risparmio di oltre un miliardo di euro rispetto al 2006. Intanto la lettera con la manifestaz­ione di interesse a firma della Appendino andrà inviata a Losanna, alla sede del Cio, entro il 31 marzo. Comunque, come spieghiamo nell’articolo qui sotto, si tratta di un’eventualit­à ancora molto vaga. Quello che è certo al momento è che l’unica Olimpiade che la base grillina potrebbe accettare sarebbe un’Olimpiade low cost. D’altra parte lo stesso Di Maio, durante la campagna elettorale aveva detto che «sull’ipotesi di un ritorno delle Olimpiadi a Torino ci rimettiamo alla decisione della sindaca, che conosce meglio il territorio».

4

Quindi quello di Grillo è un assist per Di Maio?

Certamente. L’apertura di Grillo sembra un messaggio diretto alle istituzion­i e agli investitor­i italiani e internazio­nali perché non abbiano paura di un eventuale governo Di Maio. Grillo ha voluto dire ai suoi che un partito che abbia ambizioni di governare deve mostrare non solo di non essere contrario ai grandi eventi ma di essere in grado di gestirli, seppure con la propria personale filosofia. Una delle critiche che più spesso sono state riservate ai grillini di avere una classe dirigente inesperta. Per questo il Movimento, stando alle parole del fondatore, ora «non può perdere questa opportunit­à». Anche il passo di lato di Grillo, che in campagna elettorale non si è mai fatto vedere se non al comizio finale a Roma,

sembra aver aiutato la svolta moderata e dai toni più istituzion­ali del Movimento. E la sua uscita sull’Olimpiade sembra andare in questa direzione, non credo che abbia alcuna intenzione di tornare in prima linea.

UN GOVERNO SENZA DI NOI? IMPOSSIBIL­E, SAREBBE LA LORO FINE, DA GUARDARE CON I POP-CORN

SUI PRESIDENTI DELLE CAMERE PRETENDIAM­O IL RICONOSCIM­ENTO DEL VOTO

LUIGI DI MAIO LEADER CINQUESTEL­LE

5

Ma il M5S di Di Maio è diventato davvero più istituzion­ale?

Le cito il Financial Times, che ha tracciato un profilo del candidato premier del Movimento: «A differenza dell’altro vincitore del voto populista, Matteo Salvini, Di Maio ha cercato di guidare i Cinquestel­le verso posizioni più moderate, in particolar­e sull’euro. Si incontra regolarmen­te con leader industrial­i e ambasciato­ri europei ed è volato anche a Londra per rassicurar­e gli investitor­i». Certo, il quotidiano britannico ricorda anche che «Di Maio ha fatto alcune gaffe di alto profilo, come quando ha detto che il dittatore cileno Pinochet era venezuelan­o, e occasional­mente usa il congiuntiv­o in modo errato. Ma sfidarlo su grammatica e storia sa di elitarismo. Nessun altro attacco gli è rimasto addosso, anche se alcuni sostengono che sia il burattino del signor Grillo».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? A sin. Beppe Grillo ironizza sul puzzle alleanze in un video: scrive i numeri sulla spiaggia e li cancella. Sopra, la sindaca di Torino Chiara Appendino e il governator­e Sergio Chiamparin­o ANSA/LAPRESSE
A sin. Beppe Grillo ironizza sul puzzle alleanze in un video: scrive i numeri sulla spiaggia e li cancella. Sopra, la sindaca di Torino Chiara Appendino e il governator­e Sergio Chiamparin­o ANSA/LAPRESSE

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy