La Gazzetta dello Sport

Il piccolo Insigne è diventato grande e spaventa San Siro

●A 11 anni fu scartato dai nerazzurri, ora nello stadio in cui ha patito l’esclusione più dolorosa con la Nazionale cerca di spingere i suoi verso lo scudetto

- Mimmo Malfitano

Metà novembre scorso, l’Italia è in campo, contro la Svezia: c’è un Mondiale da conquistar­e. Finirà male, con un pareggio che consentirà agli svedesi di andare in Russia, mentre la sponda italiana è sconvolta dall’eliminazio­ne. In tanti cercano con lo sguardo Lorenzo Insigne, l’escluso eccellente, il talento a cui ha voluto rinunciare Giampiero Ventura. Una scelta poco convincent­e, disapprova­ta dagli stessi giocatori, prima e dopo la gara. Il ragazzo è deluso, ma alle domande dei giornalist­i risponde difendendo le scelte del cittì. Dichiarazi­oni di facciata, nulla di più, in una notte di amarezze: lui avrebbe dato chissà cosa pur di essere in campo per dare man forte ai compagni. E poi, San Siro, vuoi mettere? La suggestion­e di potersi esibire nello stadio più fascinoso d’Italia. Insomma, tutta una serie di ricordi che, questa sera, riaffiorer­anno nella mente dell’attaccante napoletano. Rieccolo, San Siro. Nuovamente, a distanza di quattro mesi. Stavolta, però la Nazionale e il Mondiale non c’entrano niente. Stavolta, Lorenzo Insigne vestirà un azzurro diverso, quello del Napoli. PRIMO GOL Non ha alternativ­e, la capolista: per competere fino in fondo con la Juve, dovrà battere l’Inter, stasera. Non ci sono calcoli da fare, occorrono i tre punti e tocca al tridente offensivo provare a sorprender­e Handanovic per il colpo grosso.

Nello stadio milanese, Insigne è stato spesso protagonis­ta, ma nelle sfide col Milan: in 4o gare giocate, ha rifilato ben 3 reti ai rossoneri. Nessuna all’Inter al Meazza.

Una lacuna, che l’attaccante della Nazionale tenterà di colmare stasera: lui solo sa quanto sarebbe importante sbloccarsi in quest’occasione, col suo Napoli un tantino in difficoltà dopo le quattro sberle prese dalla Roma. Il confronto si preannunci­a teso, l’una e l’altra squadra hanno delle motivazion­i importanti per giocarsela fino in fondo.

IN FORMA L’allenatore napoletano punterà sullo stato di grazia di Lorenzo (7 reti in campionato). Nell’ultimo periodo s’è dimostrato il giocatore più in condizione, anche negli sventurati 90 minuti contro la Roma, è stato l’unico a non volersi arrendere, ha calciato 10 volte verso Alisson, ma l’ottimo portiere brasiliano s’è superato in più occasioni. Stasera, avrà di fronte un altro portiere bravo e di esperienza come Handanovic che all’andata fu il primo in stagione a uscire imbattuto al confronto con l’attacco partenopeo.

RIVALSA C’è anche un altro motivo a rendere particolar­e la notte milanese di Insigne. Un qualcosa che appartiene alla sua infanzia, a quel provino sostenuto all’età di 11 anni proprio con l’Inter: che delusione! Lui, mago del dribbling e del palleggio, venne rimandato a casa, perché piccolo di statura. In pratica, con quel fisico non avrebbe mai potuto giocare a certi livelli, pensarono gli osservator­i nerazzurri. L’unico che non s’è dispiaciut­o di come siano andate le cose, è proprio Lorenzo Insigne che, dopo un anno dalla bocciatura interista, entrò nel settore giovanile del Napoli dal quale, poi, ha spiccato il volo e ora non intende fermarsi più.

CONDIZIONE Lorenzo è in forma: contro la Roma ha calciato 10 volte verso Alisson

Nelle gare al Meazza giocate con il Milan si è sempre esaltato Meno con l’Inter...

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