Max, quanti dubbi. Ma Mandzukic scalda i motori
●Il tecnico deve far rifiatare qualcuno e valuta se ripescare il 4-2-3-1. La replica a Pochettino: «Dirigenti sempre negli spogliatoi»
Si cambia, ma con giudizio. Massimiliano Allegri non fa pretattica quando racconta che ha ancora qualche incertezza e che deciderà solo stamattina. I dubbi riguardano attacco e centrocampo e sono legati soprattutto alle condizioni fisiche dei suoi uomini. «Mandzukic è recuperato e può partire dall’inizio – ha annunciato il tecnico –, ma devo ancora valutare con chi giocare davanti». Mario era stato schierato titolare contro la Lazio nonostante fosse «cioncoletto» (copyright Allegri) per un risentimento al flessore della coscia sinistra, però lo sforzo gli è costato l’assenza in Champions a Wembley. Ora sta decisamente meglio e Allegri è intenzionato a schierarlo titolare. Con Dybala o al posto di Dybala.
4-3-3 O 4-2-3-1 Con l’attacco decimato e tre gare in otto giorni, il tecnico ha necessità di fare anche questi conti. Bernardeschi e Cuadrado sono out e chissà quando torneranno («Cuadrado è in Germania per una visita di controllo. Bernardeschi farà una risonanza lunedì (domani, ndr), dopo altri 20 giorni sapremo se dovrà operarsi») restano quattro uomini per tre maglie, due dei quali (Dybala e Higuain) sono reduci da problemi fisici. La logica vorrebbe Douglas Costa con il Pipita (rientrato col Tottenham) più Mandzukic, e Dybala, che è il più bisognoso di recuperare, in panchina: Paulo ha giocato due gare di fila dall’inizio dopo due mesi fuori, però ieri si è allenato bene ed è molto carico dopo il gol qualificazione segnato a Londra. Allegri nella rifinitura ha provato prima il 4-3-3 senza Paulo, con Khedira, Marchisio e Sturaro a centrocampo (Pjanic e Matuidi sono rientrati da Londra provatissimi), ma poi è tornato al caro, GETTY vecchio 4-2-3-1, con Bentancur accanto al tedesco e Dybala sulla trequarti con Mandzukic e Douglas Costa, alle spalle di Higuain. La decisione questa mattina, ma la seconda ipotesi, con tutti gli attaccanti a disposizione dentro, è intrigante. Anche perché Allegri difficilmente rinuncia a Pjanic e Dybala insieme: uno che possa risolvere la gara su punizione fa sempre comodo.
L’IMPORTANZA DEI CAMBI «Ieri (venerdì, ndr) eravamo ancora un po’ frastornati – ha spiegato l’allenatore – è stata una giornata pesante. Oggi (ieri, ndr) stavano abbastanza bene tutti. È normale che qualcuno sia un po’ più stanchetto, però ci sono i cambi: quelli che hanno giocato meno stanno bene e questo è molto importante». Con Lichtsteiner e Alex Sandro squalificati, sulle fasce De Sciglio e Asamoah; in porta Szczesny, con Rugani in coppia con Chiellini (favorito su Benatia, acciaccato). Höwedes è in crescita, ma non ha ancora una partita nelle gambe. «Indipendentemente da chi giocherà – ha detto Allegri – conteranno l’attenzione e lo spirito per capire il momento della stagione». In coda, la replica alle accuse poco simpatiche di Pochettino («La Juve ha condizionato gli arbitri») e il placet alla chiusura anticipata del mercato: «È abitudine che i dirigenti della Juve vengano nel nostro spogliatoio nell’intervallo. L’arbitro ha fatto una buona gara. Sono d’accordo con la chiusura anticipata del mercato».
>Allegri in bilico tra il solito 4-3-3 e il vecchio modulo Cuadrado visitato in Germania