La Gazzetta dello Sport

Torna Angella Così Oddo dà all’Udinese il tocco italiano

●Dopo due gare con 11 titolari stranieri, il tecnico cambia: «Chi non lotta ha già perso»

- Francesco Velluzzi INVIATO A UDINE

Massimo Oddo, tecnico dell’Udinese, si è laureato quando giocava. Ci si stupisce ancora un po’ quando un calciatore si laurea. In effetti, non sono tanti. Ieri ha dato sfoggio di cultura citando una frase storicamen­te attribuita a Bertolt Brecht a proposito della sfida ai limiti dell’impossibil­e che attende l’Udinese allo Juventus Stadium: «Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso». Di solito, quando si parla di big, nell’ambiente il classico è: «Serve la partita perfetta». Oddo va spesso fuori dai confini della banalità. Poi, dopo aver detto che «viviamo un momento surreale e l’unica cosa che abbiamo potuto fare, dopo la tragedia di Davide, è stata allenarci in disparte», parla di «prova di squadra, compattezz­a, sostanza, coraggio». Aggiungend­o le motivazion­i: «Quelle le abbiamo, grandissim­e, vorremmo fare quello che altri non sono riusciti a fare contro una squadra che nel 2018 non ha preso gol in A. Devi fare la prestazion­e straordina­ria, ma sono umani anche loro, pur con una rosa ampia e la carica di chi ha fatto qualcosa di grande in Europa. Loro hanno un solo risultato».

ITALIANI Oggi nell’Udinese, che nelle ultime due gare ha cominciato con 11 stranieri, torna un italiano, Gabriele Angella, che affianca l’olandese Nuytinck e il brasiliano Samir al centro della difesa a tre. Perso Lasagna (torna dopo la sosta), unico col tricolore imprescind­ibile, Angella centrale affinatosi nella rude giostra inglese è quel che serve per contrastar­e l’attacco atomico di Allegri. Gli altri italiani, compreso quel Zampano che Oddo ha voluto a gennaio, per rinforzare una panchina un po’ sguarnita, faticano. Scuffet non gioca più, il promettent­e Pontisso, dopo un infortunio brutto, non trova spazi, l’Under 21 Pezzella ha 11 gettoni, di cui 4 da subentrato, come Angella. «Da queste parti gli italiani sono pochi ma, credetemi, non c’è gente col posto fisso. Gioca chi merita. Se Pezzella sta meglio di Adnan gioca lui». La sensazione è che giochi l’iracheno, diligente contro la Sampdoria. La certezza è che torna Behrami che, pur con un’autonomia limitata, è quello che dà maggiori garanzie da frangiflut­ti nella tonnara di centrocamp­o. L’unico dubbio è in attacco, nota dolente per l’Udinese. Nel 2018 i bianconeri hanno segnato poco e mai più di un gol a partita. L’assenza di Lasagna si sente tanto, Maxi Lopez è un centravant­i vero, ma non gli si può chiedere la luna a 20 giorni dai 34 anni, Perica non ha fatto il salto di qualità. Chi gioca allora? Oddo ha capito che Jankto riesce a fare benino anche la punta. Lo ha proposto con la Samp accanto al più tecnico De Paul. Non è detto che non ci riprovi allo Stadium. Jankto da bambino in Repubblica Ceca dell’Italia conosceva una sola cosa: la Juve. Ora la Juve conosce lui.

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ANSA Gabriele Angella, 28 anni, è tornato all’Udinese nel 2016

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