La Gazzetta dello Sport

Ilicic ride: c’è il Bologna Se vede rossoblù... è gol

●Lo sloveno, sempre più decisivo per l’Atalanta, ha segnato 5 reti agli emiliani. Oggi farà coppia con Gomez. Gasp: «Papu fondamenta­le»

- Matteo Spini BERGAMO

Vede il Bologna e segna, Josip Ilicic. O, almeno, era così fino a qualche tempo fa, quando era abituato a timbrare il cartellino ogni volta che incrociava la squadra rossoblù: ultimament­e, la tendenza si è un pochino attenuata, ma i numeri sono sempre espliciti. Cinque reti rifilate in carriera al Bologna, che è la vittima preferita dello sloveno dell’Atalanta: anche alla Roma Josip ha «concesso» lo stesso trattament­o, ma, contro i gialloross­i, un gol è arrivato in Europa League e poi il numero di partite giocate è maggiore. BESTIA NERA Ilicic ha segnato 3 reti ai rossoblù quando vestiva la maglia del Palermo e poi 2 nella prima stagione con la Fiorentina: all’appello manca solo l’Atalanta, ma in nerazzurro ha avuto una sola chance, all’andata. L’ultima gioia contro il Bologna risale a quattro anni fa, ma è un flash abbagliant­e: nel 3-0 viola del 26 aprile 2014 segnò un gol spettacola­re, con controllo di suola e sinistro telecomand­ato dalla distanza. Oggi, il trequartis­ta ci riproverà, sullo stesso palcosceni­co, il Dall’Ara, magari nella stessa porta, sotto la curva ospite, che però nell’occasione sarà chiusa. Al di là dei gol, comunque, il mago nerazzurro è il perfetto talismano anti-Bologna: su dodici incroci, ha vinto ben nove volte, come contro nessun’altra squadra di A.

INSOSTITUI­BILE L’Atalanta ha bisogno di lui, il giocatore più decisivo. Arrivato in estate grazie al blitz con cui il club bergamasco l’ha strappato alla Samp, Ilicic ha intrapreso un cammino in crescendo, che l’ha portato a diventare uno degli elementi chiave di Gasperini: non potendo puntare sempre sul tridente pesante (lo sloveno, Gomez e Petagna), il tecnico inizialmen­te l’ha dosato, ma poi si è accorto che non poteva farne a meno, specie nelle partite decisive. E la formazione tipo dei nerazzurri è diventata quella senza centravant­i di ruolo, perché al Papu e a Ilicic non si può certo rinunciare: «Non capisco la questione dell’attacco senza prime punte. Nemmeno Petagna e Cornelius sono centravant­i classici: si esprimono meglio fuori area. Abbiamo cinque attaccanti intercambi­abili e, a parte Barrow, hanno giocato tutti titolari», ha detto ieri Gasperini. Che ha ricordato anche lo shock dell’ex giocatore viola per la morte di Astori, con cui aveva vissuto due stagioni a Firenze: nonostante il duro colpo, Ilicic è pronto a scendere in campo, per inseguire una dedica speciale. GLACIALE Ora che si avvicina al rush finale, la squadra bergamasca deve inseguire il settimo posto e si affida a uno dei suoi elementi più rappresent­ativi: l’unico dotato di un piede raffinato come quello del Papu Gomez, ma in questo momento anche più decisivo del capitano, che non è ancora riuscito a ritrovare la migliore condizione fisica («Gomez ha avuto delle vicissitud­ini e non ha potuto avere la solita continuità, ma rimane fondamenta­le», ha spiegato Gasp). L’Atalanta, che torna a giocare in A dopo tre settimane, deve scrollarsi di dosso la delusione per le due eliminazio­ni dalle coppe e punta forte su di lui già a Bologna (dove mancherà Caldara: mal di schiena). Ilicic, d’altronde, in campo pare un uomo di ghiaccio e non ha intenzione di farsi sfiorare dal contraccol­po.

LA CHIAVE Josip vuole far festa e insegue anche una dedica per l’ex compagno Astori

Per dare la caccia all’Europa il tecnico si affida ancora alla sua esperienza

 ?? AP ?? Josip Ilicic, 30 anni, è in Italia dal 2010: ha giocato con Palermo e Fiorentina prima dell’Atalanta
AP Josip Ilicic, 30 anni, è in Italia dal 2010: ha giocato con Palermo e Fiorentina prima dell’Atalanta

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