La Gazzetta dello Sport

Crisi West Ham Contestazi­one e mini invasione

●Due tifosi sono andati in campo e uno di loro è stato placcato dal capitano Noble

- CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Un pomeriggio da hooligans nello stadio dove Usain Bolt fu il mattatore dell’Olimpiade 2012. Non sono accaduti incidenti gravi, niente di paragonabi­le alla violenza degli anni Settanta e Ottanta, ma il caos scoppiato in West Ham-Burnley dopo il primo gol della squadra ospite, firmato da Barnes al 66’, ha scatenato la rabbia del popolo di casa, da tempo sul piede di guerra contro la proprietà. Due fan hanno superato i controlli e sono entrati in campo. Uno di loro è stato placcato dal capitano del West Ham, Mark Noble, furibondo con lo spettatore. Sono intervenut­i i compagni di squadra per togliere il ragazzo dalle mani di Noble. Il secondo è stato fermato dagli steward. La gara è ripartita, ma con la banda di Moyes in bambola, è maturata la doppietta di Wood, in gol al 70’ e 81’, pretesto per una nuova invasione. Un tifoso ha afferrato la bandierina del calcio d’angolo per piantarla a centrocamp­o. Anche lui è stato bloccato e portato via.

BAMBINI IN SALVO A quel punto, con il pubblico che non seguiva più il match e urlava contro la proprietà del West Ham, i responsabi­li del London Stadium hanno invitato gli uomini forti del club, David Sullivan e David Gold, a lasciare l’impianto per ragioni di sicurezza. I due hanno tentennato, ma alla fine sono stati costretti ad andarsene, prima del triplice fischio dell’arbitro Mason. Gli ultimi minuti sono scivolati in un clima surreale, con i bambini al seguito del Burnley accolti sulla panchina della loro squadra per essere protetti da eventuali incidenti.

RE DEL PORNO Un gruppo di tifosi del West Ham, duecento circa, ha poi assediato la tribuna autorità. L’uscita anticipata di Gold – re del porno in Gran Bretagna tra giornali e film negli anni Settanta — e Sullivan ha calmato la protesta. Il deflusso dallo stadio è stato regolare. La polizia ha aperto un’inchiesta. Il West Ham ha promesso la massima collaboraz­ione, convocando una riunione d’urgenza, ma la pagina di cronaca nera, nel pomeriggio del ricordo di Bobby Moore, a 25 anni dalla scomparsa dell’ex capitano dell’Inghilterr­a campione mondiale nel 1966, resta. L’allenatore scozzese David Moyes, avvilito dopo il terzo k.o. di fila che lascia gli Hammers ai margini della zona retrocessi­one, ha detto: «Capisco il disagio dei tifosi, ma ci sono limiti che non si possono superare». Il capitano Noble, fischiato dopo aver placcato il tifoso, ha aggiunto: «La gente deve capire che in campo dobbiamo proteggerc­i. Non possiamo accettare certe cose».

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AP La rabbia di Collins contro un invasore tifoso del West Ham

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