La Gazzetta dello Sport

Calaiò, 100 in B È poker Parma Pescara a picco nel dopo Zeman

●La punta, ex poco amato, apre la goleada Epifani, all’esordio, cambia modulo e crolla

- Orlando D’Angelo PESCARA

Il derby pescarese della panchina, il centesimo gol del grande ex Calaiò, la sua dedica a Davide Astori a fine partita («Quello che è successo ci ha sconvolti, il mio pensiero va alla sua famiglia») e l’esordio assoluto in B di Epifani sulla panchina del «suo» stadio Adriatico. C’è tanto da dire su questo Pescara-Parma che consegna alla squadra di D’Aversa il settimo posto: un successo facile contro il concittadi­no esordiente Epifani, che probabilme­nte estromette definitiva­mente dalla corsa playoff gli abruzzesi.

SENZA STORIA L’era post-zemaniana, con passaggio dal 43-3 al 4-2-3-1, si apre nel peggiore dei modi, mentre gli emiliani continuano ad accumulare punti e certezze in vista di un finale di stagione intenso e pieno di ambizioni. Ci pensa Calaiò a spaccare la partita dopo 10’, segnando proprio sotto la curva che non lo ha mai perdonato per il «tradimento» di oltre 15 anni fa (il suo passaggio al Napoli). Qualche topica arbitrale aiuta Lucarelli e compagni ad arrotondar­e e legittimar­e la vittoria, ma non toglie molto alla vittoria parmense. Il raddoppio di Ceravolo, appena entrato, al 24’ della ripresa, per esempio è viziato dalla posizione irregolare dell’ex Benevento, che va a guardare negli occhi Fiorillo e lo scavalca con un piatto a giro nell’angolino. Sarebbe da annullare. Così come sarebbe da espellere Baraye per l’entrata in ritardo sulle gambe di Valzania: Illuzzi lo salva con un giallo. Ma il Pescara ci mette pochissimo a far dimenticar­e gli errori arbitrali. Passano altri tre minuti e i ragazzi di Epifani, inermi, regalano a Gagliolo la palla del tris (Fiorillo ribatte in modo maldestro il tiro senza pretese di Ceravolo sui piedi del terzino).

ORGOGLIO Solo dopo il 3-0 la squadra di casa si sveglia e comincia a pressare nella metà campo del Parma, facendo tremare leggerment­e le solide mura del Parma. Il gol di Bunino, il primo in biancazzur­ro, è un moto d’orgoglio più che un vero tentativo di rientrare in partita. La consistenz­a della squadra affidata da pochi giorni a Epifani è di una fragilità estrema, tanto che basta un ribaltamen­to di Dezi sulla destra per trovare il poker: la mezzala abruzzese rimette sul palo opposto una palla facile per l’appoggio in rete di Scavone, il migliore per quantità e qualità di palloni giocati. È lui l’emblema del Parma e del calcio di D’Aversa: solidità, concretezz­a, consapevol­ezza. Per la A bisognerà farci i conti fino alla fine.

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7 SCAVONE ● CENTROCAMP­ISTA DEL PARMA

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