La Gazzetta dello Sport

Thomas, la catena salta: addio vetta

- INVIATO A SARNANO SASSOTETTO Geraint Thomas, 31 anni c. ghis.

Una «scatenata» a 1.200 metri dall’arrivo e la Tirreno-Adriatico si trasforma da sogno a incubo. Geraint Thomas non è fortunato sulle nostre strade. Lo scorso mese di maggio, al Giro, la malasorte aveva le sembianze di un poliziotto mal posizionat­o verso il Blockhaus. Ieri, sulla salita regina dei monti Sibillini, ci si è messo il deragliato­re. Nel passare dalla moltiplica piccola a quella grande, la catena del gallese di Sky si è imbizzarri­ta ed è uscita verso l’esterno. La manovra d’emergenza — cioè ributtare il deragliato­re verso l’interno per cercare di riportare la catena verso l’interno — non è riuscita immediatam­ente e così «G», come lo chiamano in squadra, s’è trovato bloccato nel pieno della bagarre. Per sua fortuna, ammesso che si possa parlare di fortuna in una simile circostanz­a, Thomas in pochi secondi è stato raggiunto da Chris Froome. Il re di quattro Tour, che s’era staccato un chilometro prima, a quel punto ha buttato tutte le energie residue nell’insolita veste di gregario. Chris ha contribuit­o a limitare i danni anche se il ritardo al traguardo del compagno in maglia azzurra di leader è stato di 40”.

Nel dopocorsa Thomas è abbastanza teso, così tra un colpo di pedale e l’altro sui rulli più che bere prende a morsi la borraccia. A destra, Moscon mulina a testa bassa. A sinistra, invece, Froome non perde il buonumore di questi giorni. Mentre si BETTINI sprofonda nel fango in quella specie di «mix zone» che è abitualmen­te il parcheggio dei bus delle squadre, il britannico racconta il finale. «Io mi ero già staccato e quando ho visto Geraint in difficoltà non ho avuto il minimo dubbio nell’aiutarlo per cercare di rientrare. Sapevamo che era impossibil­e, ma almeno volevamo limitare i danni. Credo ci siamo riusciti abbastanza bene».

NOTIZIA Però fa notizia vedere Froome che si stacca in salita. «Io credo di essere andato abbastanza bene — prosegue —. Era la prima salita vera in una grande gara. Ho ancora dei lavori da fare, non sono al top ma non sono preoccupat­o». Dal suo staff arriva una confidenza: Chris è ancora un paio di chili sopra il peso ideale. E la corsa, che pareva nelle mani di Sky, ha cambiato padrone. «Ma Kwiatkowsk­i è a solo un secondo e ha una buonissima condizione — conclude Froome —. Anche Thomas non ha ancora perso e ha una gran gamba. Già domani (oggi, ndr) cercheremo di recuperare».

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