Ancora Shiffrin: sono 42 Più di Proell e Stenmark
●Il successo nello slalom di Ofterschwang le porta la 5a coppa di specialità in sei stagioni E nessuno ha vinto quanto lei prima di compiere 23 anni
Se un appunto si può fare a Mikaela Shiffrin, è che non esulta nemmeno più quando vince. Nemmeno se, come ieri nello slalom di Ofterschwang, interrompe un digiuno di due mesi e torna davanti a tutte dopo la botta del quarto posto olimpico. Uno sguardo al tabellone con la luce verde, le braccia che restano vicino al corpo, le emozioni nascoste dietro la maschera. La sconfitta dei Giochi ha mostrato il suo volto umano e cancellato l’immagine di robottino imbattibile. Il ritorno in pista, dopo essersi presa un’altra settimana di pausa in occasione della tappa di Crans Montana, le ha regalato la certezza della seconda coppa del Mondo di fila (con il terzo posto nel gigante di venerdì) e il ritorno al successo che vale la quinta Coppa di specialità in sei stagioni. Ormai la Vlhova, ieri quarta, è lontana 225 punti con una sola gara da disputare.
LA GARA Nove centesimi le sono bastati per tenersi dietro Wendy Holdener, mentre a 72 si ferma la Hansdotter d’oro a PyeongChang. E il sesto trionfo in 7 slalom in questa stagione porta la Shiffrin a quota 42 vittorie di Coppa del Mondo in carriera, prima di compiere i 23 anni. Un risultato che la proietta al primo posto dei vincenti alla sua età, davanti anche a Ingemar Stenmark e Annemarie Proell fermi a 41. «Compirò 23 anni martedì, ma non voglio festeggiare fino a quando la stagione non sarà finita» dice Mikaela. «Sapevo che la Holdener aveva fatto una manche molto bella — la svizzera al 16° podio è risalita dal quinto al secondo posto —, perché l’ho sentito dallo speaker, ma ho pensato: “Non sarà il giorno di Wendy, non oggi”». Così, per il 31° centro in slalom, ha gestito il vantaggio della prima manche su una pista salata per essere preservata dai danni delle temperature miti. I 46/100 che aveva sulla Holdener si sono ridotti intermedio dopo intermedio ma ne sono rimasti abbastanza per vincere. «Per me l’importante era trovare il giusto equilibrio tra rischi e velocità». Troppa la voglia di rivincita, di mettersi dietro le spalle le tensioni dei Giochi, quando le aspettative l’hanno schiacciata. «La mia più grande sfida della stagione, più dei Giochi e della Coppa, è stata di riuscire a restare motivata fino alla fine della stagione».
AZZURRE Con Irene Curtoni fuori nella prima manche, c’è solo Chiara Costazza nelle 15 (15a a 2”47), ma Federica Brignone non è lontana, 19a a 2”99, grazie all’ottavo crono della seconda manche. E nell’unico slalom disputato quest’anno dimostra i numeri da polivalente: come lei solo Shiffrin e Michelle Gisin hanno raccolto punti in cinque specialità. «Ho ottenuto l’obiettivo di mantenere il posto nella start list — è il bilancio di Federica —, non potevo fare molto di più perché ero alla prima gara dell’anno in slalom».
ADDII A Ofterschwang hanno chiuso la carriera due veterane della coppa del Mondo: la slovacca Veronika Zuzulova e Michi Kirchgasser: tutte e due reduci da infortuni al ginocchio hanno detto basta scendendo con i costumi tradizionali.