La Gazzetta dello Sport

Bertagnoll­i e Casal di bronzo in discesa

- Claudio Arrigoni

Compagni di scuola che fra pochi mesi entreranno nello stesso istituto per sostenere l’esame di maturità. Compagni di bronzo nella discesa, categoria visually impaired. Giacomo Bertagnoll­i e Fabrizio Casal portano la prima medaglia all’Italia dai Giochi paralimpic­i. «Libri in questi giorni? Zero», dice Jack. «Aspettiamo di tornare, abbiamo fatto tanti sacrifici», ribadisce più soft Fabrizio. Intanto grazie al bronzo (mentre gli azzurri del para ice battevano la Norvegia in una gara con già il sapore del podio e oggi alle 10, diretta Raisport, giocherann­o con il Canada) l’Italia non avrà quello zero alla casella medaglie come è successo a Sochi 2014.

CHE COPPIA Giacomo Bertagnoll­i è ipovedente. Diciannove anni fa è nato con una atrofia del nervo ottico. Forma con la sua guida Fabrizio Casal, pochi mesi meno di lui, una delle nuove coppie di riferiment­o fra gli sciatori della categoria «visually impaired», dedicata a coloro cioè che hanno una disabilità visiva. «In discesa non ce l’aspettavam­o. Alla partenza ci siamo detti, come facciamo di solito, “daje vecio” e via» spiega Giacomo. Si aspettano altri sorrisi, visto che ai Mondiali 2017 a Tarvisio, in Friuli, i due hanno vinto tre medaglie (oro in supercombi­nata, argento in gigante e bronzo in superG).

DESTINO Giacomo ha cominciato a sciare poco dopo aver imparato a camminare. A tre anni mamma e papà gli hanno messo i primi sci: «Devo ringraziar­li perché mi hanno sempre sostenuto, anche quando partecipar­e alle gare costava sacrifici economici». Il rapporto con la guida è fondamenta­le per chi scia senza vedere o soltanto qualche residuo. Non è molto che lui e Giacomo sciano insieme, hanno ancora ampi margini di migliorame­nto. Frequentan­o lo stesso istituto a Cavalese, in Trentino: «Nell’intervallo ci troviamo e studiamo le tattiche da usare in gara». Hanno due sorelle nate a pochi mesi di distanza una dall’altra. Il primo pensiero con il bronzo al collo è stato per loro. «Sono le nostre prime tifose, è giusto», dice Fabrizio.

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Bertagnoll­i (a sin.) e Casal

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