La Gazzetta dello Sport

Juve, i quattro giorni della missione sorpasso

Allegri: «Snodo importante del campionato». Si rivede Mandzukic

- Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TO)

Dall’Europa al campionato, sempre sotto il segno del quattro. Dai quattro minuti di splendida follia di Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, che hanno rigirato come una frittata la gara di Wembley, rilanciand­o i bianconeri nella corsa verso la finale di Kiev, ai quattro giorni per riprenders­i la vetta della Serie A, posizione privilegia­ta che la Juventus ha ceduto al Napoli ormai da parecchi mesi. Quattro giorni per conquistar­e sei punti contro Udinese e Atalanta (recupero della gara saltata per neve), indispensa­bili per tornare più in alto di tutti. Sfruttando anche il fattore Stadium, visto che le squadre che hanno vinto a casa della Signora sono rare quasi quanto la scimmia di Roloway. È questo il diktat di Massimilia­no Allegri, che non a caso nella conferenza stampa della vigilia ha parlato di «snodo importante per lo scudetto».

SORPASSO ANTICIPATO Nei piani del tecnico il giorno del possibile sorpasso su Sarri poteva coincidere con lo scontro diretto allo Stadium (22 aprile). L’obiettivo era contenere il distacco fino a quel momento (uno, al massimo due punti) per balzare davanti il giorno del faccia a faccia, come successe due stagioni fa con il gol dal sapore tricolore di Simone Zaza. La sconfitta del Napoli con la Roma ha cambiato il corso degli eventi: ora la Juve ha l’opportunit­à di arrivare al big match già davanti e non vuole lasciarsel­a scappare. Per questo il tecnico ha stimolato la squadra, sottolinea­ndo la delicatezz­a del momento. STIAMO CONNESSI «Non so se questa sarà la settimana della svolta – ha detto –. Noi dobbiamo pensare solo a prendere tre punti. L’Udinese è una squadra fisica e molto aggressiva, noi veniamo da un po’ di fatiche. Ci aspettano tre partite importanti ma non decisive. Ci vorrà una gara ottima sotto tutti i punti di vista e ci vorrà anche l’aiuto di tutti i tifosi. Abbiamo sprecato tantissime energie fisiche e mentali a Londra, arrivare ai quarti di Champions è un traguardo straordina­rio, ma non abbiamo ancora fatto niente, perché in campionato siamo dietro al Napoli, in Coppa Italia dobbiamo ancora giocare la finale e in Europa la strada verso Kiev è ancora lunga. Per questo non possiamo permetterc­i di staccare la spina: l’anno scorso a questo punto eravamo 8 punti avanti, ora invece dobbiamo inseguire. Bisogna giocare anche il recupero per vincere».

BRUTTI RICORDI Un passo per volta, come da specialità della casa. Prima l’Udinese, poi l’Atalanta, due squadre che evocano precedenti spiacevoli. La squadra di Oddo è una delle poche ad aver portato via tre punti alla Juve a casa sua: successe alla prima giornata di campionato 2015-16, la seconda di Allegri, quando Madama partì malissimo e vinse il 5° scudetto di fila con una rimonta inimmagina­bile. L’Atalanta, invece, non ha mai raccolto nulla allo Stadium, però ha fatto soffrire parecchio i bianconeri all’andata, inchiodand­oli sul 2-2. Allegri teme i ragazzi terribili di Gasperini, perché per caratteris­tiche riescono sempre a mettere in difficoltà la Juve. E stavolta Gasp non si presenterà con la squadra B, come sarebbe accaduto il giorno in cui si rinviò causa maltempo, perché tre giorni dopo si giocava la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

5

IL NUMERO i gol segnati dalla Juve oltre il 90’ in A. Nei secondi tempi sono ben 36: nessuno più dei bianconeri

SFORZO DECISIVO I numeri sono dalla parte della Signora: solo vittorie in campionato nel 2018 e zero gol subiti. E questo nonostante le continue defezioni: Allegri nel nuovo anno ha dovuto fare a meno, a turno

o insieme, di Higuain, Mandzukic, Dybala e Matuidi e si è rassegnato all’idea di non avere, ancora per un po’, Cuadrado e Bernardesc­hi. Ha sempre trovato una soluzione al problema del momento, inventando, spostando e componendo a seconda dell’avversario e delle necessità. Stavolta dovrà tenere conto della stanchezza di alcuni giocatori, in prospettiv­a dell’imminente impegno infrasetti­manale. Giocare un ottavo di finale è dispendios­o, ma vincerlo ti dà una carica incredibil­e a livello mentale. La testa, su questo farà leva Allegri per lo sforzo finale. La testa è sempre stata il valore aggiunto, soprattutt­o nei momenti di difficoltà. «Sarri dice che lo scudetto è riservato alla Juve? Non so se è una strategia, so che il Napoli è ancora davanti, gli è rimasto solo il campionato ed è normale che si butti su quello. Per noi è uno stimolo in più: combattiam­o contro noi stessi». In quattro giorni può succedere di tutto.

 ?? GETTY ?? LA COPPIA ARGENTINA L’abbraccio di Paulo Dybala, 24 anni, e Gonzalo Higuain, 30 anni, allo stadio di Wembley di Londra dopo il gol dell’1-2 segnato dal Pipita contro il Tottenham
GETTY LA COPPIA ARGENTINA L’abbraccio di Paulo Dybala, 24 anni, e Gonzalo Higuain, 30 anni, allo stadio di Wembley di Londra dopo il gol dell’1-2 segnato dal Pipita contro il Tottenham
 ?? GETTY ?? SOLITO MAX Massimilia­no Allegri, 50 anni, alla sua quarta stagione alla Juve: è di nuovo in finale di Coppa Italia e qualificat­o ai quarti di Champions League
GETTY SOLITO MAX Massimilia­no Allegri, 50 anni, alla sua quarta stagione alla Juve: è di nuovo in finale di Coppa Italia e qualificat­o ai quarti di Champions League
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy