La Gazzetta dello Sport

Immobiliss­imo Un tacco-gol da Scarpa d’oro

●Pavoletti e Barella lanciano i sardi, raggiunti proprio al fotofinish dalla squadra di Inzaghi

- Alex Frosio INVIATO A CAGLIARI

Un colpo da scorpione di Ciro Immobile, inevitabil­mente nella coda di una partita cominciata nel dolce ricordo di Davide Astori che in Sardegna divenne adulto, inietta veleno nella classifica del Cagliari e non migliora di molto quella della Lazio. I sardi scoprono al 94’ quanto si sia pericolosa­mente accorciata la distanza dalla zona rossa, ora appena due punti sotto, mentre i biancocele­sti proseguono nel momento altalenant­e, avendo vinto appena tre delle ultime dieci partite in tutte le competizio­ni. E l’Inter, con una partita da recuperare, è potenzialm­ente davanti nella corsa Champions.

FRENESIA E DISORDINE Partita bruttina e sporca, che Inzaghi – costretto a giocare a poco più di 60 ore di distanza dall’impegno di Europa League – deve affrontare cercando di amministra­re le energie in riserva della sua rosa. Così decide di lasciare in panchina Milinkovic, di fatto disarmando la propria fascia sinistra, quella di maggiore efficacia. Lukaku sull’esterno nella sua ottusa fisicità non garantisce la stessa gestione dei tempi di gioco di Lulic, che invece spostato più interno non può avere la stessa forza di attrazione e la medesima tecnica di SMS nelle giocate sulla trequarti. Luis Alberto prova a rimediare giocando palloni sul centrosini­stra, ma non è periodo per quell’area. La Lazio produce solo frenesia e disordine, dunque. Il Cagliari fa estrema densità con due linee da 5 più 3 e accetta volentieri il «batti e corri», perché così può impostare la partita sulla semplice fisicità e sui duelli individual­i nei confronti di avversari non brillantis­simi sul piano fisico. La prova? Miangue, a sorpresa a sinistra per l’assenza di Lykogianni­s, svernicia Basta e disegna il cross: Han sovrasta Radu, Strakosha rimedia con l’aiuto della traversa, il rimpallo premia la fronte di Pavoletti. La Lazio sembra faticare a risalire il campo e dunque a occupare l’area, e qui si nota la stanchezza. Però rimedia con una punizione di Luis Alberto deviata nella propria porta da Ceppitelli, «costretto» da Leiva forte alle sue spalle. Non prima di aver alzato la voce per un contatto Immobile-Barella in area sul quale Guida a torto sorvola.

VAR NO, VAR SÌ Lo stesso arbitro fa ampi cenni di no anche quando nella ripresa Luiz Felipe, più di altri colpito dalla sonnolenza della partita, atterra Pavoletti. Stavolta i Var richiamano Guida ed è rigore dopo 3’ di minuziosa analisi delle immagini. E Inzaghi si infurierà per la diversa interpreta­zione degli episodi. Barella, già eccel- lente nei pochi sprazzi di gioco del Cagliari, trasforma per il nuovo vantaggio sardo. Un regalo, visto che la squadra di Lopez non riesce a pensare molto di più del lancio lungo verso Pavoletti (21 duelli) per poi accorciare sull’eventuale respinta.

TUTTI AVANTI Inzaghi, che era già ricorso a Felipe Anderson e Milinkovic senza riuscire a innestare una marcia superiore, cambia sistema mettendo anche Nani: 4-2-3-1, ma è più sempliceme­nte un «tutti avanti». Ancora frenesia e disordine, ma con più qualità. Il Cagliari non riesce ad amministra­re il pallone – chiuderà con nemmeno il 70% di passaggi riusciti, troppo poco –, non sfrutta un altro regalo di Luiz Felipe (Farias fermato da Strakosha) e si consegna all’assedio. E col nemico in casa, la protezione finisce per non reggere: Nani grazia dopo una discesa di Anderson, Immobile all’ultimo no. Anche se serve una magia di tacco, chissà quanto volontaria. Ciro è sempre più capocannon­iere: 24 gol in A, 34 stagionali. Un solo retropensi­ero: ne avesse segnato almeno uno alla Svezia, anche meno bello di quello di ieri, l’attesa dell’estate avrebbe tutto un altro sapore.

I MOTIVI Giocare così a ridosso dell’Europa League ha pesato sui biancocele­sti

Per Lopez la zona retrocessi­one adesso è soltanto due punti sotto

 ??  ?? Lo splendido gol di tacco realizzato da Ciro Immobile, 28 anni, alla seconda stagione in biancocele­ste: lo scorso anno in A segnò 23 gol GETTY
Lo splendido gol di tacco realizzato da Ciro Immobile, 28 anni, alla seconda stagione in biancocele­ste: lo scorso anno in A segnò 23 gol GETTY

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