La Gazzetta dello Sport

Dedica Mourinho: «Inter nel cuore, pure se fa soffrire»

●«Transizion­e normale, le vittorie torneranno. Io c.t. azzurro? Avete tanti bravi tecnici»

- MILANO Josè Mourinho, 55 anni

Simbolo dell’interismo, Josè Mourinho ha parlato alla Rai partendo proprio dalla festa per i 110 anni del club che nel 2010 ha portato al Triplete. «Sono stato all’Inter soltanto due anni - ha detto l’attuale tecnico del Manchester United -, ma il mio nome è lì, nella storia di un club che porto nel cuore. E questo per me è un grande orgoglio. L’Inter è una storia bellissima, prima di noi e dopo di noi. Questi anni senza titoli sono di transizion­e e bisogna accettarli con tranquilli­tà e con speranza. Ma l’Inter sarà sempre l’Inter, anche se ogni tanto mi fa un po’ soffrire. E per soffrire mi basta già la mia panchina. Cerco sempre di guardare le partite dell’Inter e, quando non possibile, mi informo. E’ un momento di transizion­e, non si può sempre vincere, vincere e vincere, prima o poi arriverà anche per la Juve un momento così». E proprio GETTY sui bianconeri aggiunge: «Non tanti si aspettavan­o che la Juve potesse vincere a Londra dopo i primi 60’. Ma io conosco la loro mentalità e so che con la Juve tutto è possibile fino alla fine. Se mi piacerebbe incontrarl­i in Champions? Mi piacerebbe vincere contro il Siviglia. Il risultato dell’andata non è fantastico e lascia tutto aperto per noi e per loro». Così infine su Nazionale e Conte: «Non credo che allenerei l’Italia. Avete tanti allenatori bravi. Anche di generazion­i diverse, da allenatori esperti a giovani talentuosi da crescere. Conte? Abbiamo avuto problemi, ma ora bisogna dimenticar­e. Lui è l’allenatore del Chelsea, io del Manchester United, non potevamo fare diversamen­te».

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