Dedica Mourinho: «Inter nel cuore, pure se fa soffrire»
●«Transizione normale, le vittorie torneranno. Io c.t. azzurro? Avete tanti bravi tecnici»
Simbolo dell’interismo, Josè Mourinho ha parlato alla Rai partendo proprio dalla festa per i 110 anni del club che nel 2010 ha portato al Triplete. «Sono stato all’Inter soltanto due anni - ha detto l’attuale tecnico del Manchester United -, ma il mio nome è lì, nella storia di un club che porto nel cuore. E questo per me è un grande orgoglio. L’Inter è una storia bellissima, prima di noi e dopo di noi. Questi anni senza titoli sono di transizione e bisogna accettarli con tranquillità e con speranza. Ma l’Inter sarà sempre l’Inter, anche se ogni tanto mi fa un po’ soffrire. E per soffrire mi basta già la mia panchina. Cerco sempre di guardare le partite dell’Inter e, quando non possibile, mi informo. E’ un momento di transizione, non si può sempre vincere, vincere e vincere, prima o poi arriverà anche per la Juve un momento così». E proprio GETTY sui bianconeri aggiunge: «Non tanti si aspettavano che la Juve potesse vincere a Londra dopo i primi 60’. Ma io conosco la loro mentalità e so che con la Juve tutto è possibile fino alla fine. Se mi piacerebbe incontrarli in Champions? Mi piacerebbe vincere contro il Siviglia. Il risultato dell’andata non è fantastico e lascia tutto aperto per noi e per loro». Così infine su Nazionale e Conte: «Non credo che allenerei l’Italia. Avete tanti allenatori bravi. Anche di generazioni diverse, da allenatori esperti a giovani talentuosi da crescere. Conte? Abbiamo avuto problemi, ma ora bisogna dimenticare. Lui è l’allenatore del Chelsea, io del Manchester United, non potevamo fare diversamente».