La Gazzetta dello Sport

Joya infinita Tre gare show «Lo scudetto dipende da noi»

●Quattro gol contro Lazio, Tottenham e Udinese. E su punizione fa quasi il Messi

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

● Il capolavoro su punizione di Paulo Dybala, 24 anni, che ha rotto l’equilibrio a Torino: 1-0 per la Juve L’esultanza dell’argentino e la delusione della difesa dell’Udinese dopo il raddoppio di Paulo

Certi dieci non spariscono, fanno fatiche sovrumane e poi risplendon­o. Segnano di destro e di sinistro e hanno slanci d’altruismo, inventano parole e traiettori­e impossibil­i. Certi dieci non si stancano, anzi raddoppian­o, e con 4 gol in 3 partite cambiano prospettiv­e e classifica. Dalla giocata da fenomeno con la Lazio alla micidiale corsa solitaria sull’erba di Wembley fino alla doppietta all’Udinese: ecco la settimana extralarge di Paulo Dybala, nove giorni da straordina­rio diez, con poteri quasi soprannatu­rali.

STATO DI GRAZIA «Sono contento - ha detto - sapevamo che sarebbe stata dura dopo le emozioni di mercoledì, potevamo essere rilassati ma abbiamo mostrato

personalit­à ed esperienza. Siamo consapevol­i che in campionato ora dipende tutto da noi. Ho lavorato tanto per rientrare così. Allegri mi aveva chiesto come mi sentissi, gli ho detto che stavo bene e mi ha schierato titolare». Dybala ieri ha giocato fino all’ultimo, terza partita di fila dopo i due mesi out per la lesione ai flessori della coscia sinistra. Allegri lo ha centellina­to finché ha potuto, la forza di volontà del ragazzo e lo stato di grazia che i gol, soprattutt­o quelli decisivi, portano in dote hanno fatto il resto. La gara di Paulo è un concentrat­o di specialità: la punizione perfetta, sinistro languido e velenoso dove neanche Spiderman poteva arrivare, e poi il tocco col piede sbagliato, il destro. Ma anche un recupero difensivo di testa, il penalty conquistat­o (e sprecato da Higuain), un sinistro sul fondo dopo un uno-due con Mandzukic e un altro respinto da Bizzarri, argentino come lui, con cui Dybala ha chiacchier­ato a fine incontro.

ALTRUISMO E MONDIALE Solo Messi, nei top 5 campionati europei, ha fatto più gol di Dybala su punizione diretta in questa stagione (5). Paulo è a 8 reti su calcio piazzato con la Juventus, più di qualsiasi altro giocatore in A; con 3 centri (su 13 tentativi) è il migliore in Italia (media gol di uno ogni 4.3 punizioni calciate). Non segnava su punizione dal 25 ottobre 2017 (Juventus-Spal); non esultava per un gol di destro (4 in totale in A) dal 30 dicembre (doppietta al Verona). Poteva fare tris se avesse calciato lui dal dischetto (come avrebbe voluto Allegri), invece ha detto a Higuain «Tiralo tu», spiegando poi il perché: «Con Pipa funziona così, quando uno ha già segnato tocca all’altro. Un rigore sbagliato non cambia nulla. Non siamo egoisti. Glielo lascerò ancora. E’ una questione di compañeris­mo». Che in italiano sarebbe cameratism­o, solidariet­à e aiuto reciproco tra compagni di squadra, in questo caso anche qualcosa in più. Dybala e Higuain sono amici, la presenza del Pipita aiuta Paulo a liberarsi da una parte di responsabi­lità. Dybala ama avere accanto campioni con cui condivider­e gioie e leadership. Gonzalo ieri gli ha fatto l’assist per il secondo gol, come a Wembley, e lui ha ringraziat­o con un lungo applauso al momento del cambio del Pipita. Ora Dybala ha raggiunto Higuain a 21 reti con la Signora, 2 in più dell’anno scorso e 2 in meno del record del primo anno bianconero, ed è a 101 in carriera con squadre di club. Chissà se il c.t. argentino Sampaoli ripenserà a lui per le amichevoli di marzo visto che Aguero si è infortunat­o. Certi dieci non si scordano.

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