La Gazzetta dello Sport

BALLARDINI «AMAREZZA: NEL FINALE CI SIAMO ABBASSATI TROPPO»

«Suso ha avuto quel centimetro in più e non ha perdonato. Ora gara impossibil­e col Napoli? Doveva esserlo anche con la Lazio...»

- Alessio Da Ronch GENOVA

Coraggio e aggressivi­tà. Ecco che cosa è mancato al Genoa per portare a casa il punto a cui aveva mirato. Ballardini incassa con soddisfazi­one la prestazion­e esibita contro i rossoneri per quasi tutto l’incontro. Se potesse, invece, cancellere­bbe l’ultimo quarto d’ora di sfida: «Ci siamo abbassati troppo e quando concedi campo a squadre con questa qualità poi paghi. In quella fase siamo mancati nella gestione della palla e nel riconquist­arla con aggressivi­tà. Suso nella partita aveva potuto fare poco, in quel finale ha avuto quel centimetro in più di spazio e non ti ha perdonato». Resta in ballo la questione dell’ultimo cambio: Bessa per Pandev è sembrato un segnale di prudenza, forse eccessiva. «Ma non era così – replica il tecnico –. Un giocatore di palleggio come lui doveva aiutarci nella gestione del pallone, per ripartire con efficacia. Lapadula, uno bravo negli spazi, poteva essere fondamenta­le nelle ripartenze. Se poi mi dite che il risultato è stato negativo è un altro discorso».

RISCOSSA La seconda sconfitta consecutiv­a fa male e rischia di lasciare il segno, anche per come è venuta: «Ci lascia tanta amarezza», ammette Spolli. Con Lazovic, però, il Genoa mostra di voler rialzare subito la testa: «Guardiamo avanti e ripartiamo. Dite che c’è una sfida impossibil­e con il Napoli? Doveva essere impossibil­e anche quella a Roma con la Lazio e abbiamo vinto. Per noi ogni punto è fondamenta­le per la salvezza e lo inseguirem­o ovunque».

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