La Gazzetta dello Sport

Le meraviglie di Ciro e quel tacco da Scarpa d’oro

●>aggiunto il mito Chinaglia e i fenomeni Messi, Cavani, Kane e Salah in Europa SASSUOLO SPAL

- TOCCHI PER ZONA Stefano Cieri INVIATO A CAGLIARI

Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

Irecord vanno timbrati con prodezze assolute che, magari, portino pure punti in classifica. Altrimenti, che record sono? E allora, quando manca un soffio al suono del gong, Ciro Immobile s’inventa il gol più bello della sua stagione e, forse, dell’intera carriera. Con un colpo di tacco tanto pregevole quanto disperato trasforma un normalissi­mo cross di Anderson in un pallonetto che beffa Cragno ed evita alla Lazio una sconfitta pesantissi­ma.

Per la classifica e ancor più per il morale.

RECORD È la marcatura numero 34 della incredibil­e stagione di Ciro. Una cifra che, prima di ieri, aveva totalizzat­o (nell’arco di un’annata) un solo giocatore nella storia della Lazio: un certo Giorgio Chinaglia che,ì nella stagione 1973-74, quella del primo scudetto laziale, segnò 24 gol in campionato e 10 nelle coppe. Un numero che sembrava irraggiung­ibile, anche se – rispetto a quell’epoca – oggi si giocano più partite. Eppure né Giordano, ma neppure Signori, Vieri, Crespo e in tempi più recenti

Le reti segnate nell’attuale stagione. In particolar­e, 24 sono arrivate in campionato, 6 in Europa League, 2 in Supercoppa e 2 in Coppa Italia Klose erano riusciti ad avvicinars­i all’attaccante-mito degli Anni 70. Ce l’ha fatta invece Ciro da Torre Annunziata che, in comune con Giorgione, ha anche la capacità di trasformar­si in trascinato­re dell’intera squadra, senza limitarsi ad esserne l’ispiratiss­imo finalizzat­ore. Adesso, avrà l’opportunit­à di polverizza­rlo quel record. Ed anche di continuare a volare verso il trono di capocannon­iere della Serie A. Ora sono 24 le reti in campionato, una cifra che Immobile non aveva mai raggiunto. E anche questo è un record, pur se personale. Quello del club (26, lo detengono Signori e Crespo) è a un passo.

AMAREZZA VAR Immobile protagonis­ta anche dell’azione per cui la Lazio contesta il mancato uso della Var. «Credo che quello che non mi hanno fischiato sia uno dei rigori più netti che io abbia mai visto da quando gioco (ha protestato a lungo rimediando un giallo che lo manda in diffida, ndr). Sembra che per la Lazio la Var non esista».

COME MANCINI Ciro d’Italia. E Ciro d’Europa. Sì, perché la rete della Sardegna Arena (la settima al Cagliari, sua vittima preferita in A) consente a Immobile di salire pure in vetta alla classifica della Scarpa d’oro, dove in questo fine settimana sono rimasti a secco Cavani, Messi, Salah e Kane, in compagnia dei quali il laziale ora si ritrova al vertice. Li aveva definiti «mostri sacri», quasi avesse il pudore di competere con loro. Ma, dopo il colpo di tacco di ieri, Ciro ha tutto il diritto di guardarli negli occhi. Loro, come alcuni «santoni» del passato. Chinaglia, certo. Ma pure Mancini. Fino a ieri il copyright del gol di tacco, in biancocele­ste, era solo di Roberto per quella meraviglia che fece (a Buffon) in un Parma-Lazio finito 1-3 (17 gennaio 1999). Ora il gol di tacco è pure roba di Ciro. PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Antenucci (Sp) al 27’, Babacar (Sa) su rigore al 31’ p.t.

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IL NUMERO

I gol in questa Serie A. Record personale per Immobile, in vetta anche nella Scarpa d’oro

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