La Gazzetta dello Sport

Il Crotone gioca a poker La Samp va allo sbaraglio

●Per la prima volta calabresi a segno 4 volte allo Scida in Serie A Trotta mattatore, i blucerchia­ti si svegliano troppo tardi

- Alessio D’Urso INVIATO A CROTONE

Vecchia legge delle baruffe da osteria: chi colpisce per primo colpisce due volte. Anzi, quattro. Il Crotone formato salvezza, compatto e dallo sguardo truce, manda subito al tappeto la solita Samp da trasferta (e per di più in periferia). E quando prova a rialzarsi è pure troppo tardi: i calabresi viaggiano già spediti sul trenino della salvezza e ributtano giù la squadra di Giampaolo, grazie all’autorete finale di Viviano che costituisc­e l’unità di misura del pomeriggio horror blucerchia­to, l’ennesimo fuori casa dopo il pari di Verona e il k.o. di Benevento. Il verdetto dello Scida, arricchito appunto da 4 punti esclamativ­i, non ammette dubbi, repliche o controdedu­zioni: rossoblù con più fame e ora agganciati alla Spal e al Sassuolo a quota 24, ospiti fuoristrad­a lungo il sentiero minato dell’Europa.

GOL E «PIZZINI» La «fine del mondo» del Crotone non è più in calendario. A chi, tra i soliti disfattist­i, sospettava ormai l’insorgere di una crisi pericolosi­ssima in chiave salvezza (3 pari e 2 sconfitte nelle precedenti 5 gare), la squadra di Zenga risponde in modo esemplare: mai prima d’ora 4 gol in A allo Scida, mai 3 nei 45’ iniziali, niente gol al passivo da palla inattiva e primo acuto del 2018 in casa. L’«Uomo Ragno» la spunta con l’aiuto pure dei suoi «pizzini», foglietti di carta distribuit­i ai giocatori, come quello consegnato nel primo tempo a Martella, con cui il tecnico dà istruzioni quasi fossimo in un ufficio, tra computer e stampanti. E così con precisione da manager il tecnico manda in confusione la Samp, prendendos­i pure una sorta di rivincita personale contro la società che l’aveva esonerato nel 2015.

COLPI VINCENTI La partita, si diceva, si risolve già nel primo tempo, il peggiore degli ultimi anni della Samp. E nemmeno la scelta forte di Giampaolo di sacrificar­e per esigenze tattiche Ramirez dopo 31 minuti, immettendo Zapata e piazzando Caprari dietro le punte, risulterà davvero efficace. Il pugno di forza di Trotta indirizza il match di boxe dello Scida, gli altri due colpi ben assestati dalla banda di Zenga passano poi entrambi al vaglio della Var (curata da Abisso) e ipotecano i 3 punti: prima il rigore concesso per fallo di Sala su Nalini (penalty battuto dal centravant­i, respinto da Viviano e ribadito in rete da Stoian), quindi il gol del tris annullato e infine convalidat­o perché a rivedere le immagini il numero 29 rossoblù non è affatto in fuorigioco.

PATATRAC Schiantata sul ring, la Samp prova dopo l’intervallo a ridestarsi e a riaprire l’incontro con il peso massimo Zapata, in gol alla sua maniera, ma le illusioni blucerchia­te non le porta via solo l’impetuoso vento di Crotone, ma soprattutt­o l’incredibil­e autorete di Viviano nel finale: dopo aver deviato sul palo un destro a incrociare di Simy in contropied­e, il portiere non può che respingere in rete (la sua) il maldestro tentativo di rinvio di Silvestre. Una partita imbarazzan­te, a dirla tutta, di fronte alla quale il presidente Ferrero fa su e giù dalla tribuna tra incredulit­à e gesti d’autoironia, mentre i giocatori del Crotone si prendono la scena tornando alla vittoria dopo 5 gare: alla salvezza ci credono più che mai.

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LAPRESSE La gioia dei giocatori del Crotone: i calabresi non vincevano dal 21 gennaio (3-0 a Verona)

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