Higuain-Dybala e difesa di ferro Così la Juve è tornata in vetta
●La rinascita è legata anche al gran lavoro fatto da Higuain e Dybala: i due hanno segnato 8 degli ultimi 10 gol stagionali
In principio, il pronostico era 50. Quando Gonzalo Higuain arrivò alla corte della Signora, in molti (tra cui Hernan Crespo, uno che di attaccanti ne capisce) ribattezzarono lui e Paulo Dybala «la coppia da 50 gol a stagione». L’anno scorso i due argentini hanno scollinato il mezzo secolo (51) e in questa stagione sono già a 42, ma al di là dei numeri quello che colpisce è la sintonia perfetta. In campo ormai si muovono come un tutt’uno: la Joya e il Pipa si fondono in «Dyguain», una figura mitologica che unisce agilità e potenza, tecnica e fisicità, senso del gol e gusto del bello, praticità e voglia di mettersi sempre al servizio del compagno.
SEMPRE PRESENTI Anche se non siamo ancora a livelli di Dyguain-dipendenza, la rifioritura bianconera in prossimità della primavera passa per i piedi educati e spietati dei due argentini. Le statistiche raccontano che 8 degli ultimi 10 gol della Juventus portano la loro firma. Dalla partita con la Fiorentina (2 febbraio) all’Udinese, c’è sempre stato lo zampino di uno dei due, a parte il derby (Pipita è uscito per infortunio dopo un quarto d’ora e Paulo, appena rientrato, ha giocato solo la mezzora conclusiva) e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Atalanta (Higuain ancora out e Dybala subentrato solo a match quasi terminato).
LA SINTESI PERFETTA I due si cercano, si aiutano, duettano e confezionato azioni gol da film. Dybala ormai è un giocatore a tutto campo, come dimostra la «heat map» della sfida con l’Udinese: fantasista, mezzala, seconda punta, rifinitore. Quando però si sposta dalla trequarti per lanciarsi nello spazio, ecco che Gonzalo si trasforma in assistman, servendogli palloni praticamente perfetti. E’ accaduto a Wembley, in occasione del ribaltone bianconero, ma in passato avevamo visto si- tuazioni simili al contrario: a Napoli fu l’argentino più giovane a trovare il corridoio per la fuga micidiale di Gonzalo.
ALTRUISMO L’uno sa esaltare le caratteristiche dell’altro: Dybala è una seconda punta mancina e agile, Higuain è un centravanti destro e potente. S’intendono perché anche il Pipita è un calciatore tecnico e tutti e due sanno giocare con uno o due tocchi. Condividono responsabilità e onori e il fatto che ci sia feeling anche fuori dal campo aiuta: con l’Udinese Paulo ha ceduto altruisticamente il rigore all’amico (anche se Allegri non ne è stato entusiasta) perché lui aveva segnato e Higuain ancora no.
SCAMBIO DI ASSIST I due viaggiano a braccetto anche nelle cifre: 21 reti stagionali a testa, 3 assist, 2 rigori sbagliati (su 4), 2 gol segnati partendo dalla panchina e pure 3 pali e 3 traverse. Insieme in campionato hanno giocato 1.171 minuti e tra i due è Dybala quello che cerca di più Gonzalo: 64 passaggi per il Pipita contro i 58 di Gonzalo per la Joya. Higuain gli ha donato tutti i suoi assist (2 in A e uno in Champions), Dybala solo 2 (uno in A e uno in Coppa Italia). Il paragone con Trezeguet e Del Piero viene fin troppo spontaneo, anche per l’altruismo: Pinturicchio fu un precursore del compañerismo: nel 2007-08 lasciò un rigore a David nell’ultima giornata di campionato. Erano tutti e due in corsa per il titolo di capocannoniere, chiusero 21 (Del Piero) a 20 (Trezeguet). Cifre alla portata dei due argentini (17 Dybala e 14 Higuain).