Il club così perde forza contrattuale E potrebbe dover cedere altri big
Itraccianti segnano il cielo rossonero e illuminano i volti dei protagonisti del secondo atto della battaglia per Donnarumma. Come la scorsa estate il fratello Antonio diventa il pomo della discordia, anche se nel mirino c’è soprattutto il futuro di Gigio. E la relativa (indispensabile) plusvalenza milanista.
REINA-PLIZZARI Sì, perché la strategia del club è esplicita: l’ingaggio di Pepe Reina è la prova che in via Aldo Rossi puntano sull’usato sicuro per sostituire l’enfant prodige stabiese facendo così spazio in rosa al diciottenne Plizzari, di rientro dal prestito alla Ternana. Mentre va valutato il destino di Gabriel, anche lui titolare ad Empoli.
IL PREZZO La mossa-Reina cautela la società dal punto di vista tecnico, ma evidentemente toglie forza contrattuale nella vendita. Anche perché sul fronte dei portieri non si profilano aste avvincenti tra le big d’Europa e il prezzo di Gigio è ancora tutto da fare, visto che il braccio di ferro del giugno scorso con Mino Raiola ha impedito di definire una clausola. Nella testa di mister Li il sacrificio di Gigio dovrebbe portare una settantina di milioni, ma ora come ora non appare certa neanche la soglia dei 40 milioni di euro. È vero che a Parigi dalla scorsa estate hanno mostrato interesse per lo stabiese, ma ora sotto la Tour Eiffel hanno altro a cui pensare. Non ci sono ancora certezze sul dopo-Emery e i piani tecnici restano solo disegnati. E in questi frangenti non aiuta certo la freddezza con la famiglia Donnarumma.
EXIT STRATEGY Papà Alfonso si sente tradito sull’utilizzo di Antonio (non da secondo, ma da terzo portiere) e stavolta appare deciso a gestire la separazione senza nuove aperture di credito verso i vertici rossoneri. Sotto questo profilo non ha pagato la scelta di mettere i due fratelli sotto lo stesso tetto sportivo. Ed ora prende consistenza la linea-Raiola (dall’inizio contrario) che punta ad una exit strategy a testa alta, cioè senza concessioni alla dirigenza. Anche perché l’idea è quella di tornare all’antico e dividere Gigio da Antonio, con percorsi di carriera differenti.
SUSO Con questi presupposti chi si siederà al tavolo della trattativa? In una recente intervista alla Rai Mino ha indicato in Fassone il suo attuale interlocutore. Al di là delle schermaglie dialettiche sarà importante tenere i nervi saldi in vista del finale di stagione. Il rischio è che i Donnarumma (volenti o nolenti) finiscano di nuovo nella bufera. Come un anno fa il Milan dà il via alla campagna di rafforzamento con l’operazione-Donnarumma. In attesa che si risolva la questione-rifinanziamento, l’a.d. rossonero cerca i denari per sistemare i conti, anche agli occhi dell’Uefa e della commissione del Fair play finanziario. Il rischio concreto è che sul mercato finiscano anche altri pezzi pregiati della rosa rossonera, Uno su tutti: Suso. Anche perché per lo spagnolo esiste una clausola da 38 milioni di euro e tutto appare più semplice. A maggior ragione adesso in via Aldo Rossi hanno premura. Vogliono vederci chiaro sui Donnarumma prima di muovere le altre pedine.
STRATEGIE
Il prezzo di Gigio è da fare: difficile vendere ai 70 milioni voluti da mister Li
L’idea dell’agente Raiola è tornare all’antico: percorsi diversi per i fratelli