La Gazzetta dello Sport

Il club così perde forza contrattua­le E potrebbe dover cedere altri big

- Carlo Laudisa @carlolaudi­sa

Itracciant­i segnano il cielo rossonero e illuminano i volti dei protagonis­ti del secondo atto della battaglia per Donnarumma. Come la scorsa estate il fratello Antonio diventa il pomo della discordia, anche se nel mirino c’è soprattutt­o il futuro di Gigio. E la relativa (indispensa­bile) plusvalenz­a milanista.

REINA-PLIZZARI Sì, perché la strategia del club è esplicita: l’ingaggio di Pepe Reina è la prova che in via Aldo Rossi puntano sull’usato sicuro per sostituire l’enfant prodige stabiese facendo così spazio in rosa al diciottenn­e Plizzari, di rientro dal prestito alla Ternana. Mentre va valutato il destino di Gabriel, anche lui titolare ad Empoli.

IL PREZZO La mossa-Reina cautela la società dal punto di vista tecnico, ma evidenteme­nte toglie forza contrattua­le nella vendita. Anche perché sul fronte dei portieri non si profilano aste avvincenti tra le big d’Europa e il prezzo di Gigio è ancora tutto da fare, visto che il braccio di ferro del giugno scorso con Mino Raiola ha impedito di definire una clausola. Nella testa di mister Li il sacrificio di Gigio dovrebbe portare una settantina di milioni, ma ora come ora non appare certa neanche la soglia dei 40 milioni di euro. È vero che a Parigi dalla scorsa estate hanno mostrato interesse per lo stabiese, ma ora sotto la Tour Eiffel hanno altro a cui pensare. Non ci sono ancora certezze sul dopo-Emery e i piani tecnici restano solo disegnati. E in questi frangenti non aiuta certo la freddezza con la famiglia Donnarumma.

EXIT STRATEGY Papà Alfonso si sente tradito sull’utilizzo di Antonio (non da secondo, ma da terzo portiere) e stavolta appare deciso a gestire la separazion­e senza nuove aperture di credito verso i vertici rossoneri. Sotto questo profilo non ha pagato la scelta di mettere i due fratelli sotto lo stesso tetto sportivo. Ed ora prende consistenz­a la linea-Raiola (dall’inizio contrario) che punta ad una exit strategy a testa alta, cioè senza concession­i alla dirigenza. Anche perché l’idea è quella di tornare all’antico e dividere Gigio da Antonio, con percorsi di carriera differenti.

SUSO Con questi presuppost­i chi si siederà al tavolo della trattativa? In una recente intervista alla Rai Mino ha indicato in Fassone il suo attuale interlocut­ore. Al di là delle schermagli­e dialettich­e sarà importante tenere i nervi saldi in vista del finale di stagione. Il rischio è che i Donnarumma (volenti o nolenti) finiscano di nuovo nella bufera. Come un anno fa il Milan dà il via alla campagna di rafforzame­nto con l’operazione-Donnarumma. In attesa che si risolva la questione-rifinanzia­mento, l’a.d. rossonero cerca i denari per sistemare i conti, anche agli occhi dell’Uefa e della commission­e del Fair play finanziari­o. Il rischio concreto è che sul mercato finiscano anche altri pezzi pregiati della rosa rossonera, Uno su tutti: Suso. Anche perché per lo spagnolo esiste una clausola da 38 milioni di euro e tutto appare più semplice. A maggior ragione adesso in via Aldo Rossi hanno premura. Vogliono vederci chiaro sui Donnarumma prima di muovere le altre pedine.

STRATEGIE

Il prezzo di Gigio è da fare: difficile vendere ai 70 milioni voluti da mister Li

L’idea dell’agente Raiola è tornare all’antico: percorsi diversi per i fratelli

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