Gigio, show tv: «Con Rino prepariamo meglio le partite»
●Il portiere: «Abbiamo più equilibrio, siamo più gruppo e Gattuso ci dà grande carica. A Londra nulla da perdere»
Stavolta il contratto non c’entra, ma di nuovo Gigio è al centro della scena: una set vero e proprio dove il portiere fa la parte di Super Mario Kart. Gigio ha i capelli lunghi, i baffi e un cappellone verde, come quello del personaggio dei videogiochi. Corre sul kart insieme al compagno Borini (che va veloce come in campo solo che «inciampa» in una pianta), entrambi protagonisti di EPCC, «E poi c’è Cattelan», oggi in seconda serata su Sky Uno. Donnarumma e Fabio si prestano alle battute del conduttore (interista), omaggiato con due maglie rossonere con i nomi delle figlie, Nina e Olivia. Inizia lo show, si parla di tutto ma anche di Milan. Gigio: «Ora stiamo andando bene, abbiamo più equilibrio, siamo più gruppo e Gattuso ci dà grande carica. Siamo più compatti e prepariamo meglio le partite. Se Rino ci legna? Eh sì…». Borini si allinea: «Gattuso è uno che dà tutto, lo faceva da giocatore e ora da allenatore. “Non si tiene niente” e noi lo percepiamo».
PRIVATO Gigio si racconta nel privato: ama la play, i giochi di carte in ritiro con Abate, Antonelli, Montolivo e il fratello Antonio, i cantanti napoletani come Gigi D’Alessio e Gaetano Carlucci, in arte Alessio; odia l’aereo e i lunghi viaggi, anche se da Napoli a Milano è stato breve: «Al Milan ho trovato una famiglia, mi sono subito sentito a casa». Borini ha altri hobby: la lettura per esempio. «I compagni mi prendono per il c… ho appena finito IT di Stephen King e altri romanzi italiani consigliati da mia madre. Vivo a Milano con mia moglie, è irlandese e per lei gli italiani sono “rudi”. Io al contrario ho vissuto tanti anni a Londra. Al Chelsea funziona così, ti mettevano in casa con un adulto ad abitare vicino al centro sportivo, a me era toccato un uomo appena divorziato dalla moglie: ci sentiamo ancora». Londra, appunto: «Con l’Arsenal non abbiamo niente da perdere» dice Gigio. E Fabio: «Si può ancora fare, loro sono strani, aperti, capaci di vincere fuori 4-0 e di prenderne altrettanti in casa. Abbiamo un vantaggio: all’andata abbiamo sbagliato e sappiamo cosa non dover fare».