La Gazzetta dello Sport

Arriva il Siviglia italiano Mourinho è già carico

●L’ex interista sistema De Boer che lo aveva criticato, poi pensa a Montella e ai vari ex del nostro campionato: lo United deve vincere

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Non è una rimpatriat­a, ma in Manchester United-Siviglia, oggi al momento della verità dopo lo 0-0 dell’andata, scorre molte sangue italiano o del calcio made in Italy. A cominciare dalla polemica esplosa ieri sull’asse Mourinho-De Boer, ex allenatori dell’Inter, con percorsi nerazzurri decisament­e diversi. Il manager olandese, liquidato dal Crystal Palace dopo le prime quattro gare di campionato, con zero punti e zero gol, ha avuto la bella pensata di partecipar­e sabato scorso al contorno televisivo di Chelsea-Crystal Palace. Il buon senso avrebbe sconsiglia­to l’apparizion­e di fronte alle telecamere, ma il denaro confonde spesso le idee e De Boer, nel celebrare la prestazion­e di Marcus Rashford in Manchester United-Liverpool, si è lasciato andare ad un giudizio su Mourinho non proprio felice: «È un peccato che il suo allenatore sia il portoghese. Ad un giovane come lui vorresti dare tempo e possibilit­à di commettere errori, ma Mourinho non è così. Lui vuole ottenere risultati, se giochi una o due partite non buone ti mette fuori». Un assist formidabil­e per la lingua di Mou: «Ho letto alcune dichiarazi­oni del peggior tecnico della storia in Premier League. Rashford non avrebbe nulla da imparare da me? Forse con lui imparerebb­e come si perde».

MONTELLA Dire che De Boer in qualche modo se la sia cercata è il minimo: per mettersi contro uno come Mourinho serve ben altro curriculum. Anche quello interista non è proprio memorabile: sette sconfitte in quattordic­i gare. In questa vigilia, c’è però un altro tecnico in ballo ed è un italiano vero: Vincenzo Montella. Finora l’attuale

BOTTA E RISPOSTA

manager del Siviglia ha dato il meglio di sé proprio nelle coppe. In squadra, ha un drappello di vecchie conoscenze del nostro campionato: il danese Kjaer (ex Palermo e Roma), l’argentino Ever Banega (ex Inter), l’argentino Joaquin Correa (ex Sampdoria), il colombiano Luis Muriel (ex Lecce, Udinese e Sampdoria) e l’italo-argentino Franco Vazquez (ex Palermo), che ha giocato due amichevoli con gli azzurri, ma è nel radar dell’Argentina e nel rispetto del regolament­o Fifa potrebbe abbracciar­e l’Albicelest­e.

POGBA A riportarci sulle questioni italiane c’è però un nome illustre dello United: Paul Pogba. Il francese ha saltato il Liverpool per un infortunio nelle ultime battute dell’allenament­o di venerdì: a dargli il colpo fatale è stato McTominay, fresco di convocazio­ne con la Scozia e promosso titolare proprio al posto dell’ex juventino. Pogba sta vivendo una stagione tormentata: un infortunio serio in autunno, poi una serie di alti e bassi hanno aperto un caso. Con Mourinho c’è stata qualche discussion­e, ma il portoghese gli ha sempre teso la mano. Qualcuno ipotizza problemi tattici. Altri vedono in Matic il vero uomo forte dello United. Il serbo sta viaggiando ad altissimi livelli e in queste ore ha fatto sentire la sua voce: «La gara con il Siviglia è la più importante della stagione. Entrare tra le prime otto della Champions è fondamenta­le». Pogba invece tace. Ieri ha partecipat­o all’ultima parte della rifinitura. Mou è stato vago sul suo conto. Pogba o non Pogba, il portoghese vuole i quarti. Il resto, De Boer compreso, sono chiacchier­e.

RASHFORD? HA BISOGNO DI TEMPO, PECCATO ABBIA MOURINHO

DE BOER È IL PEGGIOR ALLENATORE MAI STATO IN PREMIER

DE BOER E MOURINHO

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AFP Josè Mourinho, 55 anni, allenatore del Manchester United

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