Di Biagio «Sì, qualche vecchietto lo chiamo...»
In arrivo da Milano, dove domenica sera aveva assistito a Inter-Napoli, Gigi Di Biagio ieri è arrivato a Viareggio. L’attuale c.t. della Nazionale è stato premiato con il trofeo Scirea prima di rientrare a Roma, dove preparerà le sue prime «vere» convocazioni (saranno ufficiali sabato) dopo quelle fatte per lo stage di due settimane fa. «Il futuro comincia qui – ha detto Di Biagio – e l’Italia di domani dovrà puntare sui giovani. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con gli «under» per tanti anni: pescheremo da lì per rilanciare la Nazionale A. Convocherò anche qualche vecchietto, in vista delle due amichevoli di marzo? Qualcuno sicuramente verrà, ma non chiedetemi chi: non è questo il momento».
SCELTE Di sicuro Di Biagio non vede il futuro così grigio: «La Nazionale può contare su materiale interessante: non è vero che non abbiamo niente. Certo, vorrei sempre più italiani in campo: anche il mio lavoro sarebbe agevolato, perché la scelta sarebbe più ampia. Ma ripeto: non è tutto da buttare come si vuole far credere. Non siamo in un bel momento, è vero. Però ci sono ragazzi su cui si può puntare, e nessuno meglio di me lo sa». Per finire, un riferimento alla morte di Davide Astori: «Quello che è successo questa settimana lascia tristezza e amarezza, ma il calcio può e deve cogliere il segnale e dare a sua volta il messaggio più bello: andare tutti allo stadio in maniera festosa, pensando solo al calcio e non ad altre cose».